“No alle liste no vax. I presidi non devono conoscere le scelte sanitarie dei prof”. Così Pasquale Stanzione, Garante per la Privacy, spiega il motivo per cui l’ipotesi per le scuole di avere gli elenchi dei docenti vaccinati “solleva più d’una perplessità, non solo in termini di privacy ma anche di ragionevolezza della misura”. Anche perché “i dirigenti scolastici devono limitarsi a verificare il possesso della certificazione”.
http://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttp://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2021-08-25 09:03:402021-08-25 09:03:55Green pass, Garante della Privacy: no a liste no vax a scuola
“L’FDA dovrebbe rendere i dati pubblici e richiedere studi adeguati e controllati con follow-up a lungo termine prima di approvare definitivamente il vaccino per Covid19.”
“Dallo scorso anno abbiamo sentito da Pfizer e Moderna che l’efficacia del vaccino è del 95% ma come sapranno anche i più entusiasti misurare l’efficacia a due mesi di distanza non ci dice molto sulla durata dell’immunità. L’immunità che svanisce è un problema anche dei vaccini anti influenzali con alcuni studi che mostrano l’assenza di efficacia dopo appena tre mesi che significherebbe che somministrare un vaccino troppo presto non porterebbe a nessuna protezione nel momento in cui il virus influenzale arriverà. Secondo quanto riportato dal Ministro della Salute israeliano a inizio Luglio il vaccino Covid19 ha avuto una caduta dell’efficacia al 64% e a fine Luglio del 39% quando è diventata predominante la variante delta. Questa efficacia è MOLTO BASSA. Infatti, secondo le aspettative dell’FDA, un vaccino per essere approvato deve avere un’efficacia di almeno il 50%. “
“Al momento Israele, che usa quasi totalmente il vaccino Pfizer, ha iniziato a somministrare una terza dose di richiamo a tutti gli over 40 e a partire dal 20 settembre anche gli Stati Uniti somministreranno una terza dose agli adulti dopo 8 mesi dalla seconda.
Analizzando il preprint di Pfizer è evidente una caduta dell’immunità indotta dal vaccino entro il sesto mese dal follow-up già nei dati del 13 Marzo scorso. L’autore dello studio scrive che ha osservato una diminuzione dell’efficacia al 90% fra il 2 e il 4 mese, all’84% dal 4 mese fino al termine dell’analisi (circa 1 mese dopo). Ma anche se queste informazioni erano disponibili a Pfizer in Aprile non sono state pubblicate fino alla fine di Luglio. Ed è difficile immaginare che questa efficacia sia calcolata tenendo conto della variante delta visto che il 77% dei partecipanti al trial erano residenti negli Stati Uniti dove la variante delta non era ancora presente nel momento dell’analisi di questi dati.
Finché non ci saranno nuovi studi clinici che dimostreranno che il richiamo fa aumentare l’efficacia sopra il 50% (senza aumentare gli eventi avversi) non è chiaro se la vaccinazione con doppia dose soddisfa i requisiti minimi del 50% imposti dalla FDA.”
Sempre secondo l’articolo del BMJ ci sono dubbi anche sullo studio a doppio cieco che il produttore avrebbe dovuto produrre per richiedere l’autorizzazione alla FDA:
“A partire da Dicembre Pfizer ha concesso a tutti i partecipanti al trial di uscire dallo studio in cieco e ha fatto vaccinare coloro che avevano ricevuto il placebo. Al 13 Marzo il 93% dei partecipanti è stato vaccinato quindi solo il 7% dei soggetti ha raggiunto i 6 mesi di follow-up per fare un confronto in cieco (un numero assolutamente insufficiente per fare un confronto affidabile). Lo studio quindi non fornisce dati sull’efficacia del vaccino dopo 6 mesi, periodo oltre il quale Israele ha annunciato che l’efficacia sarebbe di solo il 39% (inferiore quindi al 50% minimo necessario per l’approvazione).”
Peter Doshi pone anche dubbi sull’efficacia nel prevenire morti e casi gravi della malattia: “Manca il numero di ospedalizzati nel report. L’efficacia nelle forme gravi, nel preprint, è stata calcolata basandosi su tutto il periodo di controllo (1 caso nei vaccinati contro i 30 nel gruppo che ha ricevuto il placebo) ma non è stato riportato il numero di ospedalizzati per cui non sappiamo se alcuni di questi erano abbastanza malati da richiedere ospedalizzazione.
Sulla prevenzione della morte da covid19 ci sono pochi dati per arrivare a una conclusione: 3 morti da covid19 in totale (1 nel gruppo dei vaccinati contro 2 nel gruppo placebo) e 29 in tutto il periodo di controllo (15 nei vaccinati e 14 nei non vaccinati).”
Peter Doshi conclude il suo articolo così: “Rallentate e fate decidere alla scienza. Non ci sono ragioni legittime per correre a concedere la licenza a un vaccino per il coronavirus. FDA dovrebbe chiedere alle case farmaceutiche di seguire i due anni di controllo come originariamente previsto anche con un gruppo placebo di controllo. E i regolatori dovrebbero aumentare la fiducia nella popolazione assicurando che i dati siano accessibili a tutti”
http://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttp://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2021-08-24 16:37:482021-08-24 16:37:48VACCINO PFIZER AUTORIZZATO DALLA FDA USA - L'OPINIONE DEL BRITISH MEDICAL JOURNAL
Come vedete dal grafico AIFA all’inizio del 2021 avevamo quasi 500 segnalazioni al giorno a fronte di 100.000/200.000 dosi somministrate, con il passare del tempo, e un numero di dosi somministrate cresciuto, le segnalazioni si sono ridotte a ormai solo poche decine. Questo significa che ad alcune reazioni comuni, ormai diventate “normali” per i medici vaccinatori e per gli hub vaccinali, viene indicato ai cittadini di non procedere con la segnalazione. Un errore GRAVISSIMO visto che AIFA stessa nel foglio illustrativo indica di avvisare in caso di “qualsiasi effetto indesiderato” e che “segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale” .
Invitiamo TUTTI i cittadini a pretendere la segnalazione da parte di chi vi ha somministrato il vaccino di qualsiasi reazione avversa, anche la comune febbre o dolore al braccio.Inoltre ricordiamo che, come indicato nel bugiardino, potete segnalare voi stessi la sospetta reazione avversa direttamente sul sito AIFA Vigifarmaco e che la vaccino vigilanza funziona se segnaliamo anche gli effetti meno gravi e più comuni. I medici hanno il DOVERE di segnalare ad AIFA ciò che viene riportato dai pazienti, sarà compito poi delle autorità preposte analizzare questi fenomeni nella loro interezza e stabilire, nel tempo, se gli effetti a medio e lungo termine sono legati a sintomatologie comuni post vaccino. Diffidate dai medici che ignorano le vostre segnalazioni e si rifiutano di fare il loro dovere!
Come indicato nel bugiardino Pfizer questi sono gli effetti conosciuti (suddivisi per frequenza durante gli studi per l’autorizzazione in commercio), se avete uno di questi sintomi pretendete la segnalazione da parte del medico e inviate voi stessi la segnalazione tramite il portale AIFA.
Riportiamo di seguito gli ultimi episodi ripresi dai giornali e dai quotidiani online di “malori improvvisi” di persone sane avvenuti a breve distanza dalla vaccinazione e che necessiterebbero, a nostro avviso, di un’analisi seria e attenta da parte delle autorità sanitarie e non di una propaganda a senso unico che aumenta solo la diffidenza da parte dei cittadini. Riportiamo solo quelli che hanno portato alla morte ma il nostro sospetto è che siano episodi sottostimati rispetto alla reale portata del fenomeno. A questi malori poi riteniamo comunque importante ricordare che ci sono tanti fenomeni gravi transitori che trovano meno spazio nei giornali ma che, nella valutazione del rapporto rischi e benefici, andrebbero ugualmente tenuti in considerazione:
17 Giugno 2021: SINCOPE VAGALE, MALORE PER UN SEDICENNE AL CENTRO VACCINALE DI PRATOLA. Una sincope vagale, causata da un abbassamento repentino della pressione sanguigna, potrebbe aver provocato il malore di un sedicenne nel centro vaccinale di Pratola Peligna. Dopo l’improvvisa caduta il giovane è stato trasferito in ospedale, dove gli è stato riscontrato un trauma cranico. Il sedicenne si era accasciato appena dopo l’iniezione della prima dose di Pfizer.
Queste sono le ultime segnalazioni raccolte in due mesi sui principali quotidiani on line italiani. Notizie che sconvolgono e che necessiterebbero di un’attenta analisi da parte delle autorità e soprattutto maggiore attenzione da parte dei decisori politici che impongono il vaccino come condizione per lavorare o per tantissime attività sociali e culturali. Notizie di questo tipo continuano ad arrivare ogni giorno e aumentano la diffidenza da parte dei cittadini, inaccettabile la risposta di chi sminuisce e mette a rischio la vita di tutti noi con ricatti e obblighi.
http://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttp://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2021-08-22 15:43:082021-08-22 15:43:08EPIDEMIA DI MALORI
Si avvicina il 1 settembre, data di entrata in vigore delle nuove applicazioni del ricatto greenpass: trasporti e lavoratori del mondo della scuola i prossimi due gradini di una deriva folle del nostro governo.
Sappiamo bene come questa ulteriore stretta su diritti fondamentali come quello del lavoro e della mobilità preoccupino molte persone e aumentino il senso di ingiustizia che proviamo da anni.
http://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttp://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2021-08-21 10:42:542021-08-21 10:42:54È IL MOMENTO DI R-ESISTERE
Per esempio il 16 agosto sono state somministrate (secondo i dati forniti) 228.000 dosi di cui 119.000 prime dosi mentre a giugno viaggiavamo mediamente a 562.000 dosi di cui 240.000 prime dosi giornaliere (dato del 29 giugno). Lontanissimi poi i numeri di inizio giugno con oltre 630.000 vaccinazioni giornaliere raggiunte.
Considerando che i numeri sono altamente falsati dall’obbligo vaccinale imposto per decreto per i sanitari e sotto forma di ricatto (più gentilmente chiamato “greenpass”) per il personale della scuola, non ci sorprende l’ormai certa terza dose nel giro di poche settimane. L’Italia non può permettersi di ripetere quanto accaduto con la SARS qualche anno fa: 10 milioni di dose acquistate e neanche 865.000 inoculate. Dopo aver di fatto obbligato gli anziani a vaccinarsi, negando loro il consenso informato ma fornendo solo informazioni a senso unico o addirittura delegando il consenso per gli ospiti delle RSA, si cerca di tenere alti i numeri dei vaccini ricattando i giovani con il greenpass necessario per accedere ad attività che, ricordiamo, l’anno scorso erano accessibili liberamente quando il vaccino non era ancora disponibile .
Ma quello che è ancora più inaccettabile è la propaganda al vaccino nei ragazzi e negli adolescenti.
“Ho deciso di vaccinarmi perché sono molto stufo di fare Dad e non ho voglia di fare tamponi su tamponi“così parla in un articolo sui giornali italiani un ragazzo di 12 anni che si è sottoposto alla vaccinazione. Nessuna paura della malattia ma solo le false promesse che media e autorità sanitarie stanno facendo ai più giovani dopo un anno e mezzo di chiusure e di scelte scellerate nella gestione della pandemia. Si promette ai giovani di non dover fare più tamponi per fare sport o DAD vaccinandosi. False promesse perché a questo ragazzo andrebbe spiegato che i vaccinati possono comunque contrarre la malattia, devono comunque fare isolamento e tampone in caso di contatto con un positivo ma soprattutto andrebbe spiegato che nei giovani il rapporto rischio beneficio non è assolutamente a favore del vaccino. A 12 anni non esistono morti di Covid, se non in presenza di patologie pregresse, e la vaccinazione dovrebbe essere presa in accordo con il proprio medico di fiducia e non “perché è stufo di fare DAD”. La DAD è stata una scelta folle del governo Conte e proseguita con il governo Draghi. Le scuole non sono luogo di contagio e il motivo per cui questo ragazzo ha visto azzerare la propria vita sociale è stato solo e soltanto l’incompetenza di chi ci governa ed emana decreti legge senza alcuna logica, non il Covid.
Leggiamo da Bloomberg che il ragazzo “è stato ricoverato in terapia intensiva e necessiterà di tempo per la riabilitazione prima di poter tornare a scuola” . “Il giovane è stato vaccinato il 27 giugno e la grave forma di miocardite è stata probabilmente causata dal vaccino”.
Ovviamente nessuna notizia sui giornali italiani intenti solo a pubblicare testimonianze di ragazzi che si vanno a vaccinare solo per poter tornare a vivere. Impossibile tacere di fronte a questa propaganda folle che serve solo a tenere alto il numero delle dosi somministrate al giorno nel bollettino emesso dal generale ogni giorno, un numero falsato dalla politica di ricatto che non avrà mai il nostro silenzio.
Invitiamo tutti i genitori a fornire le corrette informazioni ai figli prima di decidere se sottoporli o meno a vaccinazione. Invitiamo anche a fare domande e a chiedere spiegazioni ai pediatri e ai medici di base che saranno protagonisti della vaccinazione nei giovani nelle prossime settimane. Il consenso informato è un DIRITTO e non un favore che ci viene concesso.
La vaccinazione negli adulti è ormai fallita e prosegue solo con ricatti e obblighi. Diamo un segnale che i nostri figli non sono in vendita, informatevi e informate loro per arrivare a una scelta consapevole.
Ieri il Ministero dell’Istruzione ha rilasciato un messaggio su fb, Telegram e sul sito con etichetta offensiva e discriminatoria “no Vax” per il personale della scuola che in pieno rispetto della legge si sottoporrà a tampone anziché vaccinarsi per ottemperare al decreto legge 111/21.
✔️Vi chiediamo di segnalare il messaggio sul canale Telegram MIUR, per farlo seguite queste istruzioni:
– cercate il messaggio e dopo averlo selezionato cliccate su “segnala” – “violenza” e nelle note scrivete “bullismo istituzionale”
– dopo aver segnalato potete lasciare il canale se non interessati
✔️Potete anche segnalare il post Facebook: https://www.facebook.com/100924280069563/posts/1838934726268501/?d=n
Cliccando poi su “trova assistenza o segnala post” – “incitamento all’odio” per inviare la segnalazione a Facebook.
✔️Per chi ha PEC chiediamo di fare segnalazione al Garante delle Telecomunicazioni all’indirizzo denunce_ugsv@cert.agcom.it ricordando che è dovere delle istituzioni tutelare i diritti dei cittadini, come
da nostra pec già inviata stamani di sotto riportata.
I diritti vanno difesi ed il rispetto va preteso come richiede l’art.3 della nostra cara Costituzione!
http://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttp://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2021-08-15 11:30:312021-08-15 11:30:31BULLISMO ISTITUZIONALE? SEGNALARE È UN DOVERE CIVILE
Il direttivo C.Li.Va. Toscana ha inviato ieri PEC ufficiale per sollevare la grave violazione della privacy contenuta nel decreto legge 111/2021:
“I protocolli e le linee guida possono derogare alle disposizioni per le classi composte da studenti che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione in corso di validità”.
http://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttp://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2021-08-13 19:21:022021-08-13 19:21:56PEC CLIVA AL GARANTE DELLA PRIVACY
In pieno Agosto, con il Governo che vara decreti legge a raffica e prolunga lo stato di emergenza mentre il Parlamento invece chiude per ferie un mese, assistiamo all’ennesimo fallimento del “progetto greenpass”. Annunciato come uno strumento in grado di garantire alle attività di rimanere aperte e ai cittadini di frequentare luoghi sicuri dal Presidente Draghi dopo neanche una settimana dall’entrata in vigore assistiamo a scenette difficilmente comprensibili e spiegabili. Il progetto greenpass sta fallendo: ha messo in crisi ogni settore coinvolto, dalle farmacie subissate di richieste di stampa di certificati ai gestori delle attività dove è stato inserito l’obbligo di certificazione per l’accesso e che chiedono a gran voce in fase di conversione in legge di stravolgere il testo del decreto originale.
Ma oggi non possiamo non parlare del dilettantismo con cui il Ministro dell’Interno Lamorgese sta cercando di mettere una pezza al decreto che il suo Governo ha scritto pochi giorni fa.
Se leggiamo il testo del decreto n. 105 infatti è scritto in modo evidente che il controllo della validità della certificazione verde è in carico ai gestori delle attività: “I titolari o i gestori dei servizi e delle attività di cui al comma 1 sono tenuti a verificare che l’accesso ai predetti servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni di cui al medesimo comma 1”. E per le modalità di controllo si rimanda al DPCM del 17 giugno secondo quanto previsto dalla legge 87 all’articolo 9 comma 10. Se apriamo il DPCM all’articolo 13 si fa riferimento a “la verifica delle certificazioni verdi è effettuata mediante la lettura del codice a barre bidimensionale utilizzando l’applicazione mobile descritta nell’allegato B”.
Ma del resto era già chiaro che i titolari delle attività coinvolte nell’obbligo di greenpass dovessero controllare sia QR code che documento di identità, per i seguenti motivi:
1) All’articolo 13 comma 4 del DPCM 17 giugno (adottato nel DL 52 all’articolo 9 comma 10) troviamo infatti: “L’intestatario della certificazione verde COVID-19 all’atto della verifica di cui al comma 1 dimostra, a richiesta dei verificatori di cui al comma 2, la propria identità personale mediante l’esibizione di un documento di identità”.
2) L’articolo 4 comma 2 punto f del Decreto legge n. 105 ricorda che non solo c’è una sanzione in caso di violazione di accesso senza greenpass a carico sia del Cliente e del titolare (come previsto dai precedenti decreti) ma è stata aggiunto che “dopo due violazioni si applica la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da uno a dieci giorni”. Come può essere il titolare di un esercizio commerciale punito se non ha modo di verificare l’identità del QR code mostrato dal cliente? Se il gestore di un esercizio o attività è responsabile del controllo, con tanto di chiusura in caso di reiterata violazione, come può sapere se il codice mostrato è davvero di proprietà di chi lo mostra?
E invece sulla scia delle proteste dei gestori e delle associazioni di categoria assistiamo a un’imbarazzante dichiarazione del Ministro dell’Interno che, correggendo anche il sito delle FAQ del Governo durante la notte, informa tramite i giornali che “i titolari delle attività non chiederanno documenti” e che verrà emessa una circolare in merito. Siamo quindi di fronte a un cortocircuito totale: vengono emanati decreti legge a raffica in piena estate, il parlamento che dovrebbe convertire i decreti in legge modificando il testo in base alle volontà dei rappresentanti dei cittadini (siamo o no una repubblica parlamentare?) è in ferie nonostante sia stato prorogato lo stato di emergenza, si promettono circolari che però risultano chiaramente in contrasto con quanto previsto dal decreto legge preparando così il campo a ricorsi a eventuali sanzioni.
Un parco acquatico con scivoli non è una piscina all’aperto, capiamo che il crollo degli incassi è più importante ma altrimenti quali sarebbero i parchi a tema e di divertimento se non gli acquapark?
Il greenpass, conferma del FALLIMENTO VACCINALE, non piace a nessuno. Che queste associazioni di categoria abbiano il coraggio di dirlo chiaramente! E la pezza che il governo sta cercando di mettere è peggiore del buco visto che ognuno sta decidendo da solo e si fanno a pezzi i principi fondamentali del diritto con comunicati sui giornali e circolari che dovrebbero valere più dei testi dei decreti legge.
Intanto ricordiamo che dal 1 settembre, secondo lo stesso Governo che adesso sta in vacanza, milioni di lavoratori della scuola dovrebbero essere sospesi senza stipendio per effetto dello stesso greenpass che nessuna categoria produttiva vuole, con un testo di legge che è in palese violazione con il regolamento europeo su cui si basa e che rischia di acuire ancora di più la forte tensione sociale creata.
I nostri consigli rimangono sempre gli stessi:
– NON cedete a nessun ricatto, i decreti legge dovranno essere convertiti e sarà impossibile non tenere conto delle proteste delle categorie produttive.
– MANIFESTATE dove possibile contro il greenpass, non accontentiamoci di queste circolari che cercano di stemperare i toni della polemica. I decreti legge devono essere CANCELLATI in modo che non ci si trovi davanti a sceriffi che si sentono legittimati da chiedere QR code o di inserire simboli per riconoscere “coloro che non hanno il greenpass”.
– BOICOTTATE tutte le attività che richiedono il greenpass e che ora cercano di smarcarsi. Finché la legge è in vigore non è un articolo di giornale che vi consente di frequentare luoghi che il decreto legge recita espressamente oggetto di greenpass. Le associazioni di categoria devono chiedere la cancellazione e solo i mancati incassi potranno portare a questa decisione, altrimenti ci ritroveremo nella situazione in cui la legge rimane e si creano precedenti pericolosi per il futuro solo perché come al solito guardiamo solo al nostro orticello.
– IL PERSONALE SCOLASTICO pretenda di essere rappresentato dai sindacati pena la disdetta di iscrizione. Scrivete ai sindacati a cui siete iscritti richiedendo il rispetto della libertà di scelta e del diritto al lavoro: BOICOTTATE chi dovrebbe rappresentarvi e non lo fa!
Post Facebook: https://www.facebook.com/1325093637548307/posts/4358204947570479/?d=n
Continuano i crolli degli incassi per le attività soggette ad obbligo di greenpass. Mentre il governo sbandiera numeri entusiasmanti per il numero dei download dei qr code continuano ad arrivare lamentele dei gestori a dimostrazione che abbiamo in mano la forza per rompere questo sistema!
RINUNCIAMO A QUALCOSA OGGI PER FERMARE QUESTA DERIVA FOLLE!
AQUAFAN RICCIONE
Crollo nella vendita dei biglietti: il 60% in meno rispetto ai giorni precedenti. «Un dato eclatante nel periodo migliore, solo ad agosto facciamo la metà dei ricavi di tutto l’anno, ci saranno ripercussioni pesanti», annuncia a Linkiesta Patrizia Leardini, amministratore delegato di Aquafan
LEOLANDIA
«È un danno enorme», spiega Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e patron di Leolandia. «Il 60 per cento di chi non ha ricevuto nemmeno la prima dose sono nostri potenziali clienti. Ci secca essere considerati un’attività a rischio, operiamo all’aria aperta e non c’è stato nessun contagio, nemmeno tra i dipendenti»
Luciano Pareschi del parco Caribe Bay di Jesolo parlando del Green pass non lascia spazio ad interpretazioni. “Tutti i parchi d’Italia lamentano un calo di entrate dal 40 al 60 per cento. A queste condizioni forse è meglio chiudere”
“Purtroppo c’è stata qualche cancellazione perché tanti sono vaccinati ma i figli minorenni ancora no, e quindi devono rinunciare. ma devo essere io il controllore? Che ci stanno a fare gli organi pubblici? Come facciamo a chiedere anche i documenti di identità dopo aver scansionato il Qr con l’App del cellulare?”
“Abbiamo dovuto registrare una pioggia disdette alle prenotazioni già effettuate e il numero elevato di rinunce purtroppo non ci permette di garantire un pubblico (già ridotto del 50 per cento della capienza a causa del distanziamento) adeguato a uno spettacolo di livello internazionale come quello della compagnia Balletto del Sud diretto da Fredy Franzutti – prosegue la direttrice artistica”
Cominciano ad arrivare le disdette nei locali e nei cinema. Dalla scorsa settimana le prenotazioni si sono dimezzate.
Una partenza in salita per le attività, come bar e ristoranti, chiamate a controllare il Green Pass ai clienti che vogliono sedersi all’interno dei locali. Prime disdette e clienti che si rifiutano di fornire i dati. Lo spiega ai microfoni di Icaro Gianni Indino, presidente di Confcommercio. “Se il buon giorno si vede dal mattino, dice, siamo messi molto male“.
E https://www.newsrimini.it/2021/08/green-pass-inizio-in-salita-per-bar-e-ristoranti-indino-prime-disdette/
CALANO LE PRESENZE ALLE TERME DI GENOVA
Per gli ingressi venerdì è stata una giornata negativa rispetto ai giorni precedenti. Il direttore: “Potremmo ospitare apparecchio e staff ed eseguire i test qui”
http://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttp://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2021-08-09 08:21:142021-08-09 08:21:14AVANTI COSÌ - BOICOTTIAMO IL GREENPASS
“L’aumento dei casi in Florida sta portando a parlare insistentemente di «breakthroughs», cioè delle cosiddette ‘rotture’, quando si dice cioè che un vaccino antinfluenzale «non ha funzionato”
La variante Delta, scrive la scienziata, «è diventata scivolosa e sfuggevole come un’anguilla», e le maglie del vaccino si stanno dimostrando un po’ troppo larghe per fermare a pieno il virus. «Il muro di anticorpi indotti dai vaccini oggi in commercio era stato costruito per proteggerci da un virus che non è più lui
http://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttp://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2021-08-07 08:21:322021-08-08 08:22:05“LA VARIANTE DELTA BUCA IL VACCINO”
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