Comunicato stampa 08-01-19

8 gennaio 2019, Varsavia
Cari genitori,
oggi non scriviamo dall’Italia, perchè la voce di chi ha dubbi in merito ad un trattamento sanitario obbligatorio
non ha confini, oggi questa voce ha preso forza confermando nuove alleanze in nome del consenso informato
e nel rispetto dei diritti dell’uomo e del paziente. Pertanto condividiamo con voi le nostre testimonianze
vissute oltreconfine.

Ieri, 7 Gennaio 2019, qui in Polonia, precisamente a Varsavia, è stato firmato un accordo di collaborazione fra
“STOP NOP” (Polonia), “C.Li.Va.” e “CORVELVA” (Italia).

STOP NOP è l’unica realtà di liberta di scelta in Polonia, che conta oltre 60.000 iscritti solo sulla pagina FB
https://m.facebook.com/stowarzyszeniestopnop/ .

La cooperazione nasce dall’esigenza di sviluppare un sostegno reciproco ed uno scambio sinergico di
informazioni e strategie, anche oltre confine, affinché non possa essere né uno Stato né una lobby a scegliere
per il nostro corpo.

La stessa associazione polacca ha come noi redatto una proposta di Legge di iniziativa Popolare, che ha
raggiunto 120.000 firme in 3 mesi; in parallelo in Italia ne son state raccolte 89.000 in 4 settimane tramite la
collaborazione sul territorio tra 67 realtà italiane https://www.ionondimentico.it/la-proposta-di-legge.html .

Il pomeriggio dell’8 Gennaio 2019 il governo polacco, a Varsavia, tramite l’organizzazione di un gruppo
parlamentare capeggiato da Pawel Skutecki (Dal 2016 appartiene al gruppo parlamentare per la sicurezza del
programma di protezione per bambini e adulti) ci ha aperto le porte (qui il link per il video integrale
https://m.facebook.com/stowarzyszeniestopnop/photos/a.306097859417649/2483531871674226/?type=3
),
audendo due dottoresse radiate (impensabile in Italia!), i genitori di STOP NOP, alcuni genitori di danneggiati,
Chris Exley 1 (massimo esponente mondiale sulla tossicità dell’alluminio vaccinale) e Loretta Bolgan 2 (Dottore
in chimica e tecnologie farmaceutiche, con dottorato in scienze farmaceutiche all’Harvard Medical School di
Boston).

Durante la discussione sono emersi dubbi che non hanno ancora avuto risposta neanche in Italia dall’AIFA
riguardo agli effettivi e documentati controlli. Nello specifico caso, i membri della Sanità polacca hanno infatti
ammesso apertamente che non hanno centri per poter far analizzare i vaccini, pertanto non potevano
contestare quanto riportato dalle analisi metagenomiche in sede discusse e documentate in commissione.

———————————————–
1 Professore di chimica bioinorganica Keele University,Professore onorario, UHI Millennium Institute, Group Leader – Laboratorio di chimica bioinorganica di Keele
2 Ha lavorato nel settore dell’industria farmaceutica dove si è occupata di registrazione e sviluppo di progetti di ricerca in ambito oncologico. Consulente di parte legge 210/92, inquinamento ambientale e malattie professionali, ha partecipato all’ultima Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito nel gruppo vaccini. Attuale consulente per l’Ordine Nazionale dei Biologi per la tossicologia dei farmaci e dei vaccini, si occupa anche di nutrizione e terapie complementari)

Loretta Bolgan durante la sua esposizione è partita dallo studio di Giuseppe Nobile sulla Brigata Folgore,
ripercorrendo gli studi effettuati per la “Commissione d’inchiesta uranio impoverito” e approfondendo con le
analisi ciò che la politica italiana non ha avuto il coraggio di finanziare.

Chris Exley è intervenuto dando specifiche sull’alluminio. Partendo dal presupposto che la frequente
obiezione sulla quantità di alluminio sia pochissima, la concentrazione in una singola e piccola fiala rileva una
concentrazione tossica in rapporto elevatissima. Ha citato le varie analisi fatte su cervelli di persone decedute
in cui è stata riscontrata la presenza di alluminio, fino ad arrivare alla connessione con l’autismo e la difficoltà
di ricerca laddove il cervello non sia stato correttamente conservato per l’analisi del metallo in questione.

Mentre noi in Italia attendiamo da mesi le convocazioni alle audizioni per esporre il nostro punto di vista in
merito al DDL 770 http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/339498.pdf , in un assordante silenzio da
parte del “governo del cambiamento” riguardo alle migliaia di firme depositate per la proposta di legge di
iniziativa popolare, senza dichiarazioni di nessun genere, negando codardamente un diritto sancito dall’art. 71
della nostra Costituzione, la Polonia ci ha accolto. In una sala secondaria del Parlamento polacco, questa
nazione ha dato lezione di come si debba fare la vera politica: un confronto imparziale con medici (seppur
radiati dall’Ordine), politici di ogni schieramento, popolo, esperti.

Un confronto realmente democratico con una conduzione politica genuina, senza maschere, in cui non son
mancati momenti di tensione.

Un confronto che non si è fatto mancare un contraddittorio medico/scientifico, da sempre negato qui in Italia,
la cui componente pro-vax è stata rappresentata anche dal Prof. Wlodzimierz Gut oltre dalle più alte cariche
della “commissione sanità e famiglia” che solitamente “fanno i giudici della loro causa”.
La stessa occasione la pretendiamo anche nel nostro Paese, quanto prima e ai nostri governanti ribadiamo
con l’occasione l’appello!

Soltanto per aver assistito a questo acceso ma nudo confronto ci sentiamo di esser stati testimoni di ciò che
non credevamo possibile.

Adesso starete sicuramente pensando che l’obbligo polacco sia meno invasivo, vi alleghiamo la tabella del
piano vaccinale obbligatorio : http://szczepienia.pzh.gov.pl/kalendarz-szczepien/

Exley ha concluso il suo intervento dchiarando che quando ha cominciato a studiare l’alluminio nei vaccini (i
suoi studi iniziano nel 1984 ma solo da 10 anni ha approfondito il componente nei vaccini) ha dovuto
“cambiare idea” ed ha chiesto al pubblico di potersi aprire a questo tipo di punto di vista inaspettato.

Ritorniamo in Italia con perseveranza e soddisfazione, fiduciosi che un futuro migliore sia possibile per i nostri
figli e quelli che nemmeno conosceremo mai.

Ripartiremo con nuove valigie, piene di forza, determinazione e riflessioni da sviluppare, piene di coraggio,
convinti che il riconoscimento delle paure di ogni genitore sia inoppugnabile e si possa distinguere dal
conformismo dilagante di non poter aver dubbi su una pratica medica considerata da molti quasi sacra.
Testimoni di un puro dibattito, stringiamo nelle tasche la fiducia che ogni persona un giorno non lontano,
abbia la sua libertà di scelta.

 

 

comunicato stampa 8 01 19