Tutte le lettere ed i comunicati stampa inviati dal Comitato

NUOVI TERMINI PER ISOLAMENTO POSITIVI

NUOVI TERMINI PER ISOLAMENTO POSITIVI

Con la circolare 37615 del 31 Agosto cambiano i giorni di isolamento per i positivi al covid 19.

“Per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni, purché venga effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo, al termine del periodo d’isolamento.”

I vecchi termini erano 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati (un isolamento maggiore senza alcun riscontro scientifico….)

Dal 31 agosto questo termine viene ridotto a 5 per tutti i cittadini.

Viene inoltre ridotto da 21 a 14 giorni il termine massimo di isolamento in caso di test ancora positivo a fine isolamento.

Di seguito la circolare ministeriale

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

Circolare quarantena_310822

MASCHERINA INEFFICACE E DANNOSA: 16 STUDI INVIATI ALLE AUTORITÀ VIA PEC PER DIRE “BASTA MASCHERINE A SCUOLA”

Questo il contenuto delle PEC inviate da C.Li.Va. Toscana a:

– Uffici Regionali Scolastici regionali;
– Uffici Provinciali Scolastici provinciali Toscana;
– MIUR;
– Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza.

“Spettabili Enti,
le scuole italiane hanno visto la chiusura dell’anno 2021/2022 con l’obbligo della mascherina per tutti i bambini dai 6 anni nonostante l’assoluta staticità delle classi e nonostante in moltissimi altri ambienti questo obbligo fosse decaduto con il passare dei decreti emanati dal governo. Assistiamo in queste settimane a immagini provenienti dal nostro territorio di eventi, concerti e manifestazioni senza nessun distanziamento e senza nessun obbligo di mascherina mentre sui giornali si prospetta un altro anno con l’obbligo di mascherina per i nostri figli. Chiediamo quindi ad ogni cittadino, ad ogni lettore della presente, ad ogni dirigente scolastico, funzionario, ministro, responsabile o altra figura di riflettere sull’assurdità di questa ipotesi. E invitiamo tutti a far sì che il prossimo anno non si ripeta il grande errore perpetrato per due lunghi e preziosissimi anni, sulla pelle, sui respiri affannati, sui sorrisi mancati dei nostri bambini e ragazzi italiani.”
Inizia così il nostro appunto alle autorità, potete leggere gli studi e le richieste cliccando QUI.

Ringraziamo in anticipo chi divulgherà o invierà altre comunicazioni alla propria scuola, al proprio sindaco, al consigliere comunale, al politico di turno, per sensibilizzare più persone possibile sull’argomento i vari studi citati.

Ringraziamo il Coordinamento Siena NoGreenPass che ci ha fornito lo spunto con la sua petizione (https://www.resistenzasiena.org/stop-alle-mascherine-nelle-scuole-raccolta-firme/)

Mai un passo indietro
C.Li.Va. Toscana

 

pec mascherine

LETTERA C.Li.Va. Toscana al Professor Artini (ANP Toscana)

 

C.Li.Va. Toscana in risposta alle dichiarazioni del Professor Artini (ANP Toscana) ha inviato la lettera in allegato a sostegno dei docenti e del personale scolastico ingiustamente sospeso per effetto dell’obbligo vaccinale del governo.

Non è accettabile che da un rappresentante del mondo della scuola si continuino a usare termini discriminatori e che i docenti sospesi vengano accomunati a evasori fiscali. Dopo 2 anni continuiamo incredibilmente a leggere i soliti luoghi comuni infondati sulla solidarietà vaccinale e sulla sicurezza che avrebbero dovuto garantire greenpass e obblighi vaccinali.

Cliva sostiene la manifestazione organizzata a Arezzo nella giornata di Martedì 5 Aprile invitando tutti a partecipare per supportare docenti e personale scolastico oggetto di obbligo vaccinale.

La nostra libertà non è in vendita, protestare civilmente contro una legge ingiusta è un DOVERE!

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

Link Video Intervista

lettera per Artini

 

 

CHI FA DISINFORMAZIONE?

CHI FA DISINFORMAZIONE?

Iscriviti al nostro canale per rimanere in contatto con noi

Come sapete bene tendenzialmente preferiamo non parlare molto delle star da salotto che affollano da quasi due anni le nostre televisioni e riempiono le pagine dei nostri giornali: preferiamo informare, pubblicare studi scientifici, proporre iniziative e idee di contrasto a questa follia tutta italiana (ricordiamo che siamo l’unico paese con le restrizioni praticamente per tutto, alla faccia della “pandemia mondiale”). Oggi però facciamo un’eccezione perché l’intervento ieri sera di Burioni senza alcun contraddittorio sui canali pubblici della RAI merita quantomeno qualche precisazione, non tanto per noi che ormai purtroppo conosciamo bene il personaggio ma perché spesso “ciò che viene detto alla TV” diventa poi motivo di scelta su temi delicati quali quello della vaccinazione:

“Tante persone oltre i 50 anni che non si sono vaccinate, e queste persone sono un pericolo per la comunità perché possono infettarsi e possono trasmettere la malattia”

La vaccinazione rimane ad oggi uno strumento di protezione personale e non di comunità. Troviamo inaccettabile continuare a puntare sui sensi di colpa di chi pone dubbi sulla vaccinazione e soprattutto inaccettabile che si mettano i cittadini gli uni contro gli altri con questo ritornello privo di ogni fondamento scientifico. I vaccinati che si infettano (anche in modo asintomatico) hanno una carica virale pari a quella dei non vaccinati tanto che molti scienziati sostengono che sia impossibile raggiungere l’immunità di gregge. Anche per questo ad oggi i soggetti vaccinati continuano ad indossare la mascherina, devono sottoporsi a quarantena in caso di contatto con un soggetto positivo e devono sottoporsi a tampone per entrare in alcuni luoghi come, ad esempio, in caso di conferenze stampa davanti al Presidente del Consiglio. Se il vaccinato fosse “sicuro” perché esisterebbero ancora certi protocolli “di sicurezza” ?

“Ma questi vaccini a mRNA sono sicuri? Hanno effetti a lungo termine? Ovviamente la certezza della mancanza di un effetto negativo a lungo termine si ha solo a lungo termine perché non abbiamo una macchina del tempo che ci fa viaggiare nel futuro, però non c’è niente che ci fa anche solo lontanamente sospettare che questi vaccini abbiano degli effetti negativi a lungo termine e allo stesso tempo non esiste nella storia della medicina un vaccino che abbia avuto effetti negativi a lungo termine”

La scienza non è una fede. Questa deriva che (solo in Italia) si sta cercando di far prendere all’emergenza Covid trasformando la dimostrazione di fatti in atto di fede è inaccettabile. Se tutto fosse sicuro e bastassero “l’assenza di sospetti sugli effetti negativi a lungo termine” non ci sarebbe bisogno di firmare un consenso informato che non esclude gli effetti a lungo termine, non ci sarebbe l’avviso sul foglietto illustrativo AIFA del “farmaco sottoposto a monitoraggio addizionale” e non ci sarebbero i dubbi proprio da chi ha inventato la tecnologia mRNA, il dottor Malone che raccomanda cautela nella vaccinazione a tappeto. Del resto in soli 6 mesi di campagna vaccinale ricordiamo che AIFA ha dovuto aggiornare i foglietti illustrativi aggiungendo prima le trombosi e poi le infiammazioni cardiache , effetti avversi possibili che non erano stati riscontrati nei frettolosi e ristretti studi autorizzativi. Certezze non ce ne sono, e ostentare sicurezza nella TV pubblica in prima serata non è corretta informazione ma solo uno spot pubblicitario.

“Il vaccino come tutti i farmaci ha degli effetti collaterali.E’ bene saperli e capire quale è la loro gravità e frequenza. Nessun pericolo per la modifica del DNA però c’è la miocardite che si presenta raramente (3 casi su 100.000 dosi). In uno studio molto ampio in USA sono stati considerati 300 milioni di vaccinazioni e ci sono stati 1300 casi, tutti seguiti e guariti”

Analizziamo su questo dato ciò che è riportato sulla pagina del CDC USA . A pagina 7 trovate una tabella che mette a confronto i casi di infiammazioni cardiache attesi su una popolazione media a quelli riscontrati nei soggetti vaccinati a mRNA. Alcuni esempi: nei maschi fra 18 e 24 anni a fronte di una frequenza attesa di 1-11 casi sono stati riscontrati 213 casi, una frequenza oltre 20 volte maggiore. Ma anche analizzando i dati su popolazione più adulta vediamo che fra 40 e 49 anni sono stati riscontrati 45 casi contro i 2-19 attesi, oltre il doppio quindi. Ed è anche inaccettabile trattare con superficialità la guarigione di queste infiammazioni: la guarigione clinica non corrisponde sempre all’assenza di problemi permanenti e lo stesso Professor Crisanti (di certo non “un novax”) ha messo in guardia sulla vaccinazione nei giovani perché “la miocardite è una complicazione che non va sottovalutata. Non si sa quanto impatto abbia sulla funzionalità cardiaca negli anni. Mi spiego, se un giovanissimo guarisce dalla miocardite ma con una funzionalità cardiaca compromessa del 10%, è una cosa gravissima. È importante il modo in cui guariscono. Con che capacità cardiaca.” 

A noi piacerebbe tanto avere queste certezze sbandierate in TV con tanta superficialità, ma riteniamo che quando si parla di una malattia che sotto 50 anni senza patologie pregresse ha una mortalità nulla sia importante informare e non fare propaganda e bilanciare bene rischi (incerti) a benefici (nulli).

E non abbiamo neanche certezze su “nessun pericolo per la modifica del DNA”, dubbi che provengono da studi pubblicati su riviste scientifiche in corso di validazione. Il tempo ci dirà se questi studi saranno confutati o meno: la scienza, non la propaganda da salotto.

“Qualcuno è morto per il vaccino? Si, probabilmente 1 persona in Nuova Zelanda per miocardite causata da vaccino. 1 persona su miliardi di dosi in un anno. Nullo a confronto di alcune delle cause di morte in Italia: 25 persone all’anno per allergia da farmaci, 30 morti per allergie da cibo, 25 morti per puntura di insetti”

Premettendo che non ci risulta obbligo di assunzione di farmaci o di determinati cibi pena l’impossibilità di lavorare o di praticare vita sociale, sminuire i morti da vaccino è una tecnica purtroppo ormai nota da chi segue la lotta per la libertà di scelta da anni. Citiamo il rapporto ufficiale AIFA per parlare solo dei decessi post vaccino in Italia :

“Decessi e nesso di causalità. Complessivamente, 555 di queste segnalazioni gravi (al netto dei duplicati, ovvero dei casi per cui è stata inserita più di una segnalazione) riportano l’esito “decesso” con un tasso di segnalazione di 0,73/100.000 dosi somministrate, indipendentemente dalla tipologia di vaccino, dal numero di dose e dal nesso di causalità, tasso simile a quello riportato nel Rapporto precedente.

Il 71,3% (396/555) delle segnalazioni con esito decesso presenta una valutazione del nesso di causalità con l’algoritmo dell’OMS, in base al quale il 58.8% dei casi (233/396) è non correlabile, il 32,3% (128/396) indeterminato e il 5,3% (21/396) inclassificabile per mancanza di informazioni sufficienti. Complessivamente, 14 casi (3,5%) sui 396 valutati sono risultati correlabili (circa 0,2 casi ogni milione di dosi somministrate), di cui 7 già descritti nei Rapporti precedenti. Le rimanenti 7 segnalazioni si riferiscono a 3 pazienti ultraottantenni con condizione di fragilità per pluripatologie, deceduti per COVID-19 dopo aver completato il ciclo vaccinale (in due casi 3 settimane prima e in un caso 39 giorni prima dell’evento fatale), 3 pazienti deceduti per complicanze di un evento di natura trombotica associato a trombocitopenia e 1 paziente deceduto per complicanze di porporatrombotica trombocitopenica.”

Lo dice AIFA: 396 segnalazioni di sospetto decesso post vaccino hanno “nesso secondo algoritmo OMS”. 14 casi (3.5%) sono risultati CORRELABILI.

In 8 mesi, solo in Italia. Lo dice AIFA, non noi. Servono altre parole?

Staff C.Li.Va. Toscana

Il nostro sito

La nostra pagina Facebook

LETTERA A DEPUTATI E SENATORI – GREENPASS

C.Li.Va. Toscana ha inviato il documento che trovate di seguito per chiedere a deputati e senatori di cancellare, in sede di conversione in legge del DL 105, le profonde discriminazioni introdotte con l’obbligo di greenpass per l’accesso ad attività sociali, sportive , culturali e ricreative dal prossimo 6 agosto.

Continua a leggere

LEGGE 119 – FREQUENZA SCOLASTICA GARANTITA ANCHE SENZA REGOLARITA’ VACCINALE PER SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

LEGGE 119 – FREQUENZA SCOLASTICA GARANTITA ANCHE SENZA REGOLARITA’ VACCINALE PER SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA: INVIO PEC AD UN ISTITUTO SUPERIORE PER CHIARIMENTI

Stiamo ricevendo numerose segnalazioni di iscritti per richieste di istituti di scuola prima e secondaria che chiedono documentazione relativamente alla posizione vaccinale talvolta minacciando addirittura la sospensione della frequenza o l’impossibilità di iscriversi.

Questa la lettera della Asl che ha creato confusione nonostante siano passati 4 anni dall’approvazione della legge: https://www.virgilioempoli.edu.it/documenti/pdf/vaccinazioni/obbligo%20vaccinale%20Informazioni%20per%20DS.pdf.signed.pdf

Continua a leggere

OBBLIGO VACCINALE – CHIARIMENTI

In molti ci state scrivendo in questi giorni in privato per farci alcune domande sull’obbligo vaccinale introdotto con il DL 44 del 1° aprile 2021 e convertito con legge n.76 in data 28 maggio 2021
In Toscana stanno arrivando in questi giorni PEC/comunicazioni scritte dalle aziende USL per invitare, entro cinque giorni, a consegnare una delle documentazioni comprovanti l’assolvimento dell’obbligo vaccinale previsto dalla legge.

Abbiamo quindi redatto un nuovo documento che riepiloga i passaggi previsti dalla legge e risponde alle domande più frequenti che riceviamo.

Invitiamo tutti alla lettura del documento che trovate a questo link:

Staff C.Li.Va. Toscana

 

cliva_OBBLIGO_VACCINAZIONE_PER_OPERATORI_SANITARI_E_SOCIOSANITARI
dd

STOP AGLI OPEN DAY NEI RAGAZZI E ADOLESCENTI

Il C.Li.Va. ha inviato la lettera che trovate di seguito al Ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, AIFA e garante dell’infanzia e adolescenza per chiedere lo stop immediato ad iniziative di vaccinazione per i minori e per chiedere di istituire una comunicazione trasparente sulla vaccinazione parlando di rischi e benefici senza conflitti di interesse.

Continua a leggere

SEGNALATE LE REAZIONI AVVERSE

Ci arrivano ogni giorno decine di segnalazioni da parte del personale scolastico di reazioni avverse al vaccino Covid19 Astrazeneca, in distribuzione in queste settimane volontariamente agli under 55. Moltissimi dei messaggi parlano di reazioni avverse come febbre, dolori muscolari o mal di testa successivi alla vaccinazione, cogliamo l’occasione per sottolineare l’importanza di segnalare tutte le reazioni avverse (gravi e meno gravi) attraverso i canali ufficiali.
Purtroppo in Italia non è attivo un vero servizio di vaccino vigilanza attiva e, nonostante le molte parole che sentiamo, molto spesso i medici tendono a minimizzare le reazioni e a dire che “se la reazione è una di quelle indicate nel bugiardino vuol dire che va bene”.
In realtà non è così, ricordiamo a tutti i cittadini l’importanza di segnalare anche il solo manifestarsi della febbre perche potrebbe servire a stabilire in modo più accurato le percentuali delle reazioni, anche se transitorie. Inoltre, soprattutto per questi prodotti sperimentali e soggetti a monitoraggio addizionale, gli effetti a medio e lungo termine non sono noti per cui, ad esempio, se alla febbre dopo qualche giorno avvenisse un’altra sintomatologia si potrebbe con il tempo individuare una frequenza superiore di un disturbo che nella sperimentazione (abbreviata per arrivare in commercio prima possibile) non sono stati notati all’interno del campione ristretto. Ad esempio in alcune zone della Germania è stato deciso di sospendere la somministrazione del vaccino per le troppe reazioni avverse (2) e numerose anche le segnalazioni di scuole chiuse a causa della mancanza di insegnanti che, sottoposti al vaccino, hanno sviluppato febbre o malessere generale (3).
Questi episodi DEVONO essere segnalati dal medico per capirne la reale frequenza visto che, di fatto, quella che viene fatta è la vera sperimentazione su larga scala del vaccino.

Il 25 Febbraio di 29 anni fa (1992) veniva approvata la legge 210 che indenizza i danneggiati da vaccino e da emoderivati, una legge di civiltà che però molto spesso viene dimenticata dalla comunicazione istituzionale. Nel 1992 si respirava un clima molto diverso sulle vaccinazioni, e nella legge infatti vennero enunciati alcuni principi cardine che oggi sembrano ormai diventati purtroppo fantascienza, basta pensare a cosa dice l’articolo 7 comma 2:”I progetti di cui al comma 1 assicurano una corretta informazione sull’uso dei vaccini, sui possibili rischi e complicanze, sui metodi di prevenzione e sono prioritariamente rivolti ai genitori, alle scuole ed alle comunità in genere”

Effettuare una segnalazione di reazione avversa è un DOVERE di ogni medico responsabile e DIRITTO di ogni cittadino che si è sottoposto, anche volontariamente, a una vaccinazione.

Invitiamo quindi tutti coloro che dopo la vaccinazione Covid19 hanno avuto una reazione avversa a pretendere che venga segnalata dal medico, senza accettare passivamente l’eventuale rifiuto dal personale sanitario che minimizza una “semplice febbre”.
In aggiunta alla segnalazione del medico anche i singoli cittadini possono inserire una segnalazione in modo autonomo sul sito ufficiale dell’AIFA – Vigifarmaco : https://www.vigifarmaco.it/report/reports/build/steps/patient

Staff C.Li.Va. Toscana

(1) http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1556_allegato.pdf

(2) https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/astrazeneca_malori_vaccino_ospedali_interrompono_vaccinazioni_germania_cosa_succede_ultima_ora_17_febbraio_2021-5772491.html

(3) https://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2021/02/22/news/treviso-decine-di-insegnanti-a-casa-in-malattia-dopo-il-vaccino-contro-il-covid-1.39939822/amp/?__twitter_impression=true

NUOVA LETTERA AL GARANTE DELL’INFANZIA

Cari genitori, abbiamo inoltrato nuovamente le nostre richieste di chiarimento ai garanti dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, affinchè siano chiari TUTTI i rischi ed i benefici che le mascherine imposte a scuola.

Continua a leggere