Libera scelta vaccinale, nessun obbligo vaccinale

Prof. Bizzarri – Patologia clinica – Audizioni DL 127

 

“Positivo non equivale a infettivo. I test non distinguono correttamente i virus influenzali, altri coronavirus e il sars-cov-2. Anche per la letalità almeno 50.000 dei morti conteggiati sono avvenuti a domicilio e ascrivibili a cause che non sono il Covid.
La durata della copertura vaccinale dopo 4 mesi crolla al 53%, al 5 mese essere in possesso del greenpass garantisce solo al 50% di essere protetti. Ancora più chiaro quando parliamo della contagiosità, le persone vaccinate sono altrettanto infettive come i non vaccinati. Non si capisce quale criterio si individui nel greenpass precludendo le attività sulla base dello status vaccinale. La curva epidemica non è correlata con lo stato di vaccinazione della popolazione. La vaccinazione sotto ai 40 anni comporta un costo e nessun vantaggio medico. Stiamo esponendo a una sperimentazione giovani con una proteina tossica, la spike”

Staff C.Li.Va. Toscana
t.me/clivatoscana

Prof. Marco Cosentino – Medico, Dottore di ricerca in farmacologia e tossicologia – Audizioni Commissione affari costituzionali Senato DL 127 – 7.10.2021

 

“Il pass si basa sull’assunto che la non contagiosità sia garantita dalla vaccinazione ma questo è FALSO. Dopo 3 mesi dalla vaccinazione non c’è più alcuna differenza nella trasmissione della variante delta tra vaccinati e non vaccinati.
3 mesi rispetto alla validità di 12 mesi del greenpass c’è una grande differenza. Inoltre solo il 10% dei contagi si è verificato a lavoro o a scuola.
Inoltre indipendentemente dall’essere vaccinati o meno se si è positivi asintomatici si riduce la contagiosità del 39%.”

Staff C.Li.Va. Toscana
t.me/clivatoscana

Confronto tra immunità naturale SARS-CoV-2 e immunità indotta da vaccino – reinfezioni versus infezioni intercorrenti

Pubblichiamo la traduzione in italiano di un interessante studio fatta dal nostro team traduttori.

“Questo studio ha dimostrato che l’immunità naturale conferisce una protezione più duratura e più forte contro l’infezione, la malattia sintomatica e il ricovero in ospedale causati dalla variante Delta di SARS-CoV-2, rispetto all’immunità indotta dal vaccino a due dosi BNT162b2.”

Studio originale:

 

Confronto immunità naturale

Paracetamolo nel trattamento domiciliare dei primi sintomi di COVID-19: un possibile nemico piuttosto che un amico per i pazienti anziani?

“sembra indubbiamente confermato che i pazienti che utilizzavano il paracetamolo come terapia domiciliare elettiva nella fase iniziale dell’infezione da SARS-CoV-2, avevano un rischio maggiore di essere ricoverati.”

“Inoltre, la probabilità di essere ricoverati in unità di terapia intensiva entro 10 giorni di “vigile attesa” può essere maggiore superiore al 65% (65,18%) in un calcolo bayesiano. Pertanto, basandosi su questa stima, si deve trarre una possibile conclusione. Le ragioni farmacologiche di questo fallimento sono state introdotte in questo manoscritto e dovrebbero essere prese seriamente in considerazione per formulare una nuova terapia protocolli e linee guida approvate.”

Studio tradotto dal team traduzioni C.Li.Va. Toscana

 

Paracetamolo_nel_trattamento_domiciliare

I GIORNALI ITALIANI

Spesso leggiamo giornalisti scandalizzati perché durante le proteste i cittadini associano la loro parzialità negli articoli alle cause principali della situazione italiana COVID-19.

Già perché mentre in tantissimi paesi si allentano le restrizioni (con casi di positività analoghi e tassi di vaccinazione anche inferiori) invece in Italia stiamo aspettando il testo del decreto “all’avanguardia” sbandierato dal Ministro Brunetta che dovrebbe estendere il greenpass a qualsiasi attività lavorativa. E i giornali? Oggi i principali titoli riguardando LA TERZA DOSE!

Confidando che questo articolo venga letto da qualche giornalista vogliamo provare a spiegare cosa intendiamo per PARZIALITÀ DELL’INFORMAZIONE:

ANSA
Studio su dati Israele, con 3 dosi giù contagi e casi gravi

Fonte:

Caro giornalista dell’ansa, come mai titolo ed articolo parlano solo dei benefici della 3 dose e non del fatto che i vaccinati con due dosi dopo 6 mesi dalla vaccinazione sono protetti allo stesso modo dei non vaccinati dall’infezione?

Si perché questo studio sui dati israeliani presentato dal ministro della salute è stato allegato alla richiesta alla FDA per la 3 dose e in quello studio si dicono anche altre cose:

– efficacia dopo 4 mesi 53%
– efficacia dopo 6 mesi (vaccinati a gennaio e efficacia misurata fra giugno e luglio) pari al 16% che pfizer definisce “statisticamente uguale a zero”
– efficacia contro le forme gravi per gli over 65 inferiore al 60% (contro il mitico 97% sbandierato dall’Italia)

Questo lo studio FDA: https://www.fda.gov/media/152161/download

Consigliamo se ci fosse qualche giornalista “in ascolto” di farsi un esame di coscienza e di fare INFORMAZIONE e non PROPAGANDA.

Come giustificare il greenpass rilasciato con la prima dose? Come giustificare l’estensione a 12 mesi del greenpass?

Queste domande fatele pubblicamente alle autorità sanitarie italiane, noi intanto prendiamo i popcorn per gustarci le esilaranti risposte di questi “politici” e “scienziati” che tutto il mondo ci invidia

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

Efficacia vaccino Covid 19 Pfizer

 

Molto spesso sentiamo giustificare il fallimento vaccinale con “ho preso il covid ma grazie al vaccino in forma meno grave”

Eppure se leggiamo i dati Pfizer sul sito FDA scopriamo che:

“In addition, a subsequent Israel MoH evaluation showed that between June 21 and August 21 effectiveness among adults ≥65 years of age against severe COVID-19 dropped to approximately <60% for persons vaccinated early in the Israeli MoH vaccine campaign”

Ovvero “una valutazione del Ministro della Salute israeliano ha mostrato che la protezione per gli over 65 contro le forme gravi COVID-19 è scesa a un valore inferiore al 60% per chi si è vaccinato nei 6 mesi precedenti”

In Italia invece si racconta la favola che il vaccino previene le forme gravi del 97%

Possibile che chi produce il vaccino affermi efficacia inferiore al 60% e in Italia si dica 97%?

Efficacia media vaccino Pfizer contro le infezioni da variante Delta dopo 4 mesi 53%

Facciamo informazione: diffondete ad amici e parenti che pensano di essere protetti per i 12 mesi della durata del greenpass.

Il greenpass non è scienza: È ricatto!

 

Fate informazione,diffondete questi dati ufficiali! Il greenpass è ricatto!

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

Fonte

VRBPAC-09.17.21-Meeting-Briefing-Document-Sponsor

È L’ORA DI AGIRE!

Continua la folle richiesta da parte di alcuni datori di lavoro dello stato vaccinale o del possesso del greenpass. Intanto mentre c’è chi addirittura vuole escludere dai luoghi pubblici le persone non vaccinate (chissà se Giani lo sta chiedendo nel suo palazzo per entrare in consiglio regionale o come il presidente della Camera ribadisce che per i politici non ci sono obblighi…..) C.Li.Va. continua a segnalare al Garante della Privacy ogni abuso di richiesta extra ministeriale. Invitiamo caldamente anche voi a farlo, ricordando che la multa per infrazioni può raggiungere anche 10milioni di euro.

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IL FALLIMENTO DEL GREEN PASS

Dopo neanche 10 giorni dall’entrata in vigore il greenpass europeo è già un fallimento. Spinto dalla classe politica come lo strumento per tornare alla libera circolazione in vista del periodo estivo è invece bastata l’ennesima nuova variante del virus per rimettere tutto in discussione.

Malta ha bloccato tutti gli studenti italiani da qualche giorno, indipendentemente dal loro stato vaccinale, chi è entrato in contatto con un positivo deve fare la quarantena e il tampone, anche se in possesso di greenpass o certificato vaccinale.

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STUDIO LANCET SU VACCINAZIONE COVID 19 IN BAMBINI E RAGAZZI

Pubblichiamo sul nostro sito la traduzione in italiano fatta dal nostro fantastico team di traduzione dello studio Lancet sull’immunità di gregge COVID-19 attraverso la vaccinazione dei bambini.

Lo studio evidenzia come le conseguenze della malattia nei bambini siano state ragionevolmente lievi e che anche la sindrome infiammatoria multisistema (usata dai media italiani per spaventare e convincere i genitori a vaccinare i propri figli) sembra essere dovuta più a un meccanismo post infezione che a un’infezione virale acuta.

Lo studio pone inoltre molti dubbi sulla vaccinazione nei bambini “a causa di assenza di dati epidemiologici che imputano ai bambini la trasmissione” e sottolinea come “i vaccini autorizzati per uso d’emergenza non abbiano un profilo di sicurezza o immunogenicità nei bambini”

Il famoso rapporto “rischi benefici” (già fortemente criticabile per gli adulti ) nei bambini e ragazzi è completamente sbilanciato visto che “offrirà benefici minimi ma rischi sconosciuti a medio e lungo termine per il ricevente”

Anche sulla prestigiosa rivista scientifica si nutrono quindi dubbi sulla vaccinazione nei bambini: auspichiamo pertanto che il legislatore interrompa la vaccinazione di massa per questa fascia d’età in mancanza di una necessaria comunicazione trasparente.

Trovate lo studio integrale tradotto a questo link:

Staff C.Li.Va. Toscana

 

Riferimento studio

lancet-tradotto