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LOCKDOWN INUTILE: LO DICE L’UNIVERSITÀ DI STANFORD.

 

Riportato anche da un articolo de “La Repubblica” pubblichiamo qui la traduzione dell’abstract dello studio:

https://www.researchgate.net/publication/348270406_Assessing_Mandatory_Stay-at-Home_and_Business_Closure_Effects_on_the_Spread_of_COVID-19

Abstract

Contesto ed obiettivi:

Gli interventi non farmacologici più restrittivi (NPIs, non pharmaceutical interventions) per contenere la diffusione del COVID-19 sono la chiusura delle attivita’ e le misure di isolamento/ordini di rimanere in casa. Date le consequenze di questo tipo di [scelte] politiche, e’ importante valutarne i relativi effetti. Analizziamo [qui] gli effetti delle misure più restrittive (mrNPIs) sulla crescita dei casi epidemici ben oltre quelli delle misure meno restrittive (IrNPIs).

Metodi:

Prima di tutto valutiamo la crescita dei casi di COVID-19 in relazione ad ogni attuazione di interventi non farmacologichi restrittivi in zone subregionali di 10 paesi: Inghilterra, Francia, Germania, Iran, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Sud Corea, Svezia e Stati Uniti. Usando modelli differenziali con effetti prefissati, isoliamo gli effetti delle misure piu restrittive (mrNPIs) sottraendo gli effetti combinati delle misure meno restrittive (IrNPIs) e delle dinamiche epidemiche dal totale di tutte le misure restrittive. Usiamo la crescita dei casi in Svezia e Sud Corea, 2 paesi che non hanno attuato gli obblighi di isolamento/rimanere in casa e la chiusura delle attivita’, come paesi di paragone per gli altri 8 paesi (16 comparazioni in totale).

Risultati:

L’attuazione di ogni NPIs (intervento restrittivo non farmacologico) risultava associato ad una significativa riduzione della crescita dei casi in 9 su 10 paesi di studio, compresi Sud Corea e Svezia che hanno attuato solo IrNPIs (interventi non farmacologici meno restrittivi). La Spagna non ha riportato effetti significativi. Dopo aver sottratto gli effetti epidemici e IrNPIs, non riscontriamo chiari e significativi effetti benefici di mrNPIs (interventi non farmacologici piu restrittivi) sulla crescita dei casi in alcun Paese. In Francia per esempio l’effetto di mrNPIs era del +7% (95% CI:-5-19%) paragonato alla Svezia e del+13% (-12%-38%) paragonato al Sud Corea (positivo significa in favore del contagio).

Il 95% dell’ intervallo di confidenza escludeva il calo del 30% in tutti i 16 paragoni ed il calo del 15% in 11 su 16 paragoni.

Conclusioni:

Mentre non possono escludersi benefici ridotti, non troviamo benefici significativi sulla crescita dei casi [in presenza] degli interventi più restrittivi. Una riduzione simile sulla crescita dei casi può essere raggiunta con interventi meno restrittivi.