IPOCRISIA E REALISMO

IPOCRISIA E REALISMO

Cliva StaffOctober 10, 2021

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Non potevamo non spendere due parole sul caos di ieri 9 Ottobre a Roma e sulle reazioni che stiamo leggendo sui mezzi di (dis)informazione italiana. C.Li.Va. è formato da cittadini volontari, e non possiamo non provare a trasmettere le nostre opinioni su ciò che sta accadendo in Italia e provare a dare una lettura dell’accaduto onesta e libera, come da nostro spirito sempre. 

Dobbiamo necessariamente condannare le immagini di violenza che abbiamo visto tutti, come al solito il Governo è riuscito a manipolare il messaggio che doveva partire dalle manifestazioni di piazza mettendo i cittadini gli uni contro gli altri e ignorando il vero problema di malcontento che serpeggia nella popolazione contro le istituzioni e contro chi dovrebbe garantire uguali diritti a tutti i cittadini. 

Quindi chiediamo prima di tutto: BASTA IPOCRISIA! Da due mesi ogni sabato le piazze di molte città italiane si sono popolate di cittadini che protestano contro una serie di provvedimenti sempre più restrittivi e che niente hanno a che fare con la salute collettiva. Le prime manifestazioni contro il greenpass sono iniziate in piena estate e tutti i giornali e le forze politiche hanno ignorato il messaggio. Man mano che sono usciti i vari decreti, inserendo obblighi vaccinali, sospensioni da lavoro, restrizioni sempre più forti con il greenpass la tensione è via via aumentata fino al culmine raggiunto con gli ultimi decreti in cui si è minato il diritto al lavoro di milioni di lavoratori. E che NESSUNO prenda le infiltrazioni di qualche violento per etichettare nuovamente un movimento di protesta civile, spontaneo e che niente ha a che fare con la politica. Così come nel 2017 eravamo in piazza per difendere i nostri figli e ci avete dato dei “novax” oggi in piazza ci sono cittadini che protestano contro i provvedimenti del Governo, non i fascisti. In piazza scendono mamme, papà, nonni e studenti senza NESSUNA etichetta politica. Poi, come purtroppo è già successo nel corso della storia, quando i numeri delle proteste diventano importanti è inevitabile, anche se condannabile, che qualche infiltrazione di violenti ci sia e che catalizzi l’attenzione mediatica con atti da condannare.

Ma noi vogliamo analizzare, come sempre facciamo, la situazione con i fatti:

– In Italia ci sono almeno 8 milioni di persone che al momento hanno scelto liberamente di non vaccinarsi, a questi vanno aggiunti altri milioni di italiani che lo hanno dovuto fare con ricatti, violenze psicologiche e inganno. Chi dice il contrario mente e contribuisce a creare solo tensione sociale che poi sfocia nel modo più pericoloso possibile come abbiamo visto ieri e, vi avvisiamo, come temiamo potrebbe succedere in futuro in maniera ancora più chiara. E allora per noi VIOLENZA è anche quando il Presidente del Consiglio si presenta in conferenza stampa con aria saccente e dichiara in diretta a reti unificate “non ti vaccini, ti ammali e muori. Oppure, fai morire: non ti vaccini, contagi, lui o lei muore”. Queste parole per noi sono VIOLENZA perché creano un solco sociale fra “buoni” e “cattivi” senza nessun fondamento o logica. Solo volontà di creare divisione, tensione per poi inasprire provvedimenti con la scusa di difendere i più deboli che in realtà sono solo quelli più ingenui e creduloni a questa classe politica che ha già ampiamente dimostrato, da sinistra a destra, di essere la più incapace, trasformista e inaffidabile che ci sia al mondo. Quindi cari politici: basta ipocrisia. Siamo l’unico paese al mondo ancora in emergenza, l’unico paese al mondo che emana un decreto legge a settimana, l’unico paese che richiede il greenpass per lavorare e l’unico paese al mondo senza OPPOSIZIONE POLITICA. Non c’è ad oggi una forza politica in parlamento che difenda un sentimento che raccoglie almeno 10 milioni di italiani e che ha dato un risultato elettorale netto una settimana fa: astensionismo. Non fate gli ipocriti cari politici, sapete bene che TRADIRE le promesse elettorali continuamente porta a tensione e necessità “di difendersi da soli”. Violenza da condannare, al pari di quella verbale e psicologica che la classe politica commette ogni giorno nei nostri confronti.

– Sindacati: Abbiamo tutti visto le immagini di qualche centinaio di violenti che hanno danneggiato la sede CGIL. Troppo facile fermarsi alle immagini e non analizzare un altro dei problemi italiani: la rappresentanza sindacale. I sindacati dei lavoratori sono ormai organi politici, inutile che ci nascondiamo dietro un dito. Non è mai esistito nella storia che i sindacati abbiano espresso parere favorevole a provvedimenti che DANNEGGIANO i lavoratori, che impediscano loro di lavorare o che addirittura obblighino il lavoratore a pagare per lavorare. La CGIL, così come gli altri sindacati, provi ad andare oltre la violenza di ieri: sono mesi che i lavoratori hanno stracciato le tessere sindacali e non si sentono più rappresentati da chi va in TV a dire che ci vorrebbe “l’obbligo vaccinale per risolvere il problema”. L’obbligo vaccinale è una scelta POLITICA, e i sindacati non dovrebbero essere organo POLITICO. Fra una settimana almeno 4 milioni di persone rischiano di rimanere senza stipendio e quali sono state la azioni a tutela dei lavoratori da parte dei sindacati? NESSUNA. E non si venga a dire che “il greeenpass è un provvedimento di sicurezza dei lavoratori” perché anche solo pochi giorni fa in Senato alle audizioni sul DL127 decine di medici, ricercatori scientifici e uomini di cultura hanno smontato pezzo per pezzo con fonti e dati certi la montagna di bugie su questo provvedimento. Il greeenpass, al pari dell’obbligo vaccinale, è solo un RICATTO nei confronti dei lavoratori e quale sarebbe il ruolo dei sindacati in tutto questo se non quello di opporsi a tutela di TUTTI? Altrimenti i sindacati ci spieghino come mai siamo l’unico paese al mondo con l’obbligo di greenpass per qualsiasi lavoro, forse perché qui politica e sindacato sono due facce della stessa medaglia e quindi i provvedimenti vengono emanati più facilmente e senza l’idea di trovare resistenze?

– Stampa e TV: Chi legge i nostri articoli sa bene che per noi la stampa è al pari della politica complice di questa situazione che dura ormai da anni. Non è possibile pensare ogni giorno di mentire continuamente alle persone con titoli e articoli faziosi e senza nessuno spazio di contrapposizione. Numeri falsati, titoli ad effetto, etichette per alimentare la tensione fra i cittadini per poi gridare allo scandalo quando l’esasperazione supera i livelli di guardia. Se una qualsiasi delle star da salotto italiane fa una dichiarazione i giornali riportano le parole in prima pagina come fossero verità assoluta, se un medico o uno scienziato critica il greenpass o mette in allarme per le possibili reazioni avverse da vaccino viene ignorato, nel migliore dei casi, oppure ancora peggio viene messo alla gogna mediatica senza possibilità di smentita. Ogni settimana SENZA VIOLENZA sono scesi in piazza migliaia di cittadini e i giornali hanno volutamente sminuito i numeri o relegato trafiletti in ultima pagina per censurare le proteste, oggi per una piccola minoranza violenta si sprecano i titoli in prima pagina continuando però a censurare la parte sana e viva della protesta. Tutto orchestrato ad arte per dividere i cittadini, cosa dovrebbe pensare una persona poco informata che compra oggi un quotidiano di coloro che protestano contro il greenpass? Ne avrebbe ovviamente una visione distorta, in cui pericolosi e violenti cittadini estremisti mettono in pericolo la vita di onesti poliziotti. Questo è il messaggio che state passando e che non corrisponde in alcun modo alla realtà. Il vostro ruolo quindi qual è? Fare INFORMAZIONE o fare CENSURA e PROPAGANDA? Per noi la risposta è molto chiara, altrimenti non si spiegano le continue censure di chi si oppone ai provvedimenti governativi, a chi spiega con fonti certe e dati scientifici l’infondatezza di questi provvedimenti governativi e quindi, scende in piazza, per difendere i propri DIRITTI.

Basta quindi IPOCRISIA, le brutte immagini di ieri non possono cancellare un sentimento di ribellione contro i provvedimenti dell’unico governo al mondo che impone il greenpass per LAVORARE in una Repubblica fondata sul LAVORO. Le parole scandalizzate dei sindacati per i gesti di ieri non possono cancellare la loro colpevolezza nell’aver dimenticato di difendere i lavoratori e di aver firmato in rappresentanza di tutti i cittadini provvedimenti privi di logica e ingiusti. E i giornalisti, pronti a riprendere le manganellate ma a ignorare chi porta con educazione e fermezza le proprie ragioni di protesta, non si sentano meno colpevoli, date spazio a tutte le posizioni facendo cronaca e non indirizzando l’opinione pubblica per favorire la tensione sociale in cui sguazzare. 

Ci vuole REALISMO: stiamo per entrare in una delle settimane più tese della storia recente con almeno 4 milioni di lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio per una serie di decreti che non hanno alcuna motivazione sanitaria. Siamo l’unico paese al mondo ancora con attivo lo stato d’emergenza e l’unico paese al mondo che lega il diritto al lavoro a una certificazione inutile dal punto di vista sanitario. Chi non si fa domande e si chiede il perché probabilmente è meglio che si svegli ora, prima che sia troppo tardi. Ieri, come gli scorsi sabato, sono state tantissime le piazze italiane SENZA VIOLENZA che hanno protestato civilmente contro i provvedimenti. Si parla solo volutamente di quanto successo a causa di una piccola percentuale di violenti a Roma ieri, ignorando attentamente le decine di migliaia di persone che da Milano a Roma ogni sabato sono scese in piazza con bandiere pacifiche e senza nessuna forma di violenza! Diffondiamo noi le immagini belle delle piazze e delle strade italiane per far sapere a tutti la verità.

Avanti con proteste civili e pacifiche! Asteniamoci da lavoro il 15 Ottobre per inviare un segnale chiaro e deciso, ostacoliamo in modo legittimo creando disagi affinché nessuno possa più ignorare che dietro le immagini costruite ad arte per etichettarci c’è un movimento sano e onesto che è pronto a difendere i nostri DIRITTI.

Staff C.Li.Va. Toscana

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