UN MESE DI VACCINAZIONI COVID19 – EFFICACIA E SICUREZZA?

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Da pochi giorni è stato pubblicato il primo rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid19 da AIFA (1).

Vogliamo iniziare questa analisi riprendendo le parole dell’introduzione del documento: “Nessun prodotto medicinale può essere mai considerato esente da rischi. Ognuno di noi, quando decide di servirsi di un farmaco o di sottoporsi a una vaccinazione, dovrebbe avere presente che quello che sta facendo è bilanciare i benefici con i rischi.”
Ci piacerebbe chiedere ad AIFA come si concilia la frase “decide di servirsi di un farmaco o di sottoporsi a una vaccinazione” con gli obblighi vaccinali (o ricatti come sta accadendo ad alcune categorie di lavoratori costrette da pressioni psicologiche a sottoporsi al vaccino contro la propria volontà o come accade da anni ai genitori che vogliono iscrivere i bambini a scuola). Ancora una volta nei documenti ufficiali viene garantito il diritto al consenso libero e informato, peccato che poi che la pratica ci dica tutt’altro come abbiamo bene imparato sulla pelle dei nostri figli con la legge 119.

Ma analizziamo brevemente le reazioni avverse ai vaccini Covid19 di 1 mese:

7.337 sospette reazioni avverse (469 ogni 100.000 dosi) di cui il 7.3% gravi (ovvero 34 eventi gravi ogni 100.000 dosi)

14 segnalazioni di anafilassi/shock anafilattico con un età media di 45 anni.

18 segnalazioni di paralisi/paresi del nervo facciale con un età media di 49 anni.

Sono stati anche riportati 13 decessi (0.8 ogni 100.000 dosi) ma AIFA tiene a sottolineare come”si tratta di soggetti affetti da una o più patologie di base, a carattere cronico”. D’altronde non è una novità : un decesso dopo la vaccinazione “è dovuto alle patologie preesistenti”, escludendo la vaccinazione come causa, mentre il 96.9% delle morti con covid su soggetti con 1 o più patologie preesistenti sono sicuramente dovute al covid19 (fonte Istituto superiore di sanità (2)) giustificando così obblighi vaccinali e misure restrittive da parte della politica.

La solita logica dei #2pesi2misure. Intanto nessuna notizia nei report sull’effettiva efficacia del vaccino. A fronte di 469 reazioni ogni 100.000 dosi (escludendo le reazioni non registrate per la difficoltà nel inviare la segnalazione) continuano ogni giorno ad arrivare notizie di focolai di covid in RSA e ospedali dove sono state eseguite le vaccinazioni. Nei primi mesi di gennaio i focolai erano giustificati dal fatto che le persone erano state sottoposte a una sola dose (3) non garantendo quindi l’efficacia promessa, eppure anche nelle RSA dove il ciclo vaccinale è stato completato sono stati riscontrati numerosi casi di positività: è il caso ad esempio del centro residenziale Turati di Gavinana dove 16 anziani e 5 operatori sanitari sono risultati positivi ed è paradossale che nell’articolo si specifichi che “l’ipotesi che si sta facendo strada è che la positività riscontrata sia un effetto della vaccinazione, quindi non ci sarebbe alcun motivo di preoccupazione” (4)

Continua a rimanere evidente quindi che a fronte di un rischio certo (469 ogni 100.000 dosi significa che se 50 milioni di italiani si sottoponessero a vaccino ci sarebbero oltre 230.000 reazioni avverse) la vaccinazione non garantisce protezione al singolo, non c’è evidenza che interrompa il contagio ad altri soggetti e soprattutto rimane ancora un grande punto interrogativo sulle reazioni a medio e lungo termine visto che il vaccino è in commercio da pochi mesi.

Staff C.Li.Va. Toscana

(1) https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_1.pdf/9d9b4c1f-ea05-c87e-426e-29d14dee1a6b
(2) https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia
(3) https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/covid-focolaio-in-una-rsa-di-bari-dopo-festa-per-i-vaccini-2-morti_28319244-202102k.shtml
(4) https://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/ventuno-positivi-al-covid-erano-stati-tutti-vaccinati-1.5990430