SOPPRESSIONE IMMUNITARIA INNATA MEDIANTE VACCINAZIONI CON mRNA – TRADUZIONE IN ITALIANO

Grazie al nostro team di traduttori vi proponiamo la traduzione in italiano di un interessante studio sulle vaccinazioni a mRNA pubblicato su Science Direct.

❗️I vaccini mRNA promuovono la sintesi prolungata della proteina spike SARS-CoV-2.
❗️La proteina spike è neurotossica e altera i meccanismi di riparazione del DNA.
❗️La soppressione delle risposte dell’interferone di tipo I provoca una compromissione dell’immunità innata.
❗️I vaccini mRNA potenzialmente causano un aumento del rischio di malattie infettive e cancro.
❗️L’ottimizzazione del codone si traduce in un mRNA ricco di G che ha effetti complessi imprevedibili.

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BRITISH MEDICAL JOURNAL BMJ

BRITISH MEDICAL JOURNAL BMJ : “Vaccini e cure Covid-19: dobbiamo avere dati grezzi, ora. I dati dovrebbero essere pienamente e immediatamente disponibili per il controllo pubblico” – Traduzione in italiano

Il team traduttori C.Li.Va. Toscana ha tradotto l’editoriale di Peter Doshi sul BMJ pubblicato lo scorso 19 gennaio che mette in luce come sia necessaria maggiore trasparenza e di dati grezzi sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini Covid19 attualmente in commercio:

“Oggi, nonostante il lancio globale di vaccini e trattamenti contro il covid-19, i dati anonimi a livello di partecipante alla base delle sperimentazioni per questi nuovi prodotti rimangono inaccessibili a medici, ricercatori e pubblico, e probabilmente rimarranno tali per gli anni a venire.”

“Le grandi aziende farmaceutiche sono l’industria meno affidabile.30 Almeno tre delle molte aziende che producono vaccini contro il covid-19 hanno avuto sentenze penali e civili che sono costate loro miliardi di
dollari.31 Una si è dichiarata colpevole di frode.31 Altre aziende non hanno precedenti pre-covid. Ora la pandemia covid ha creato molti nuovi miliardari farmaceutici e i produttori di vaccini hanno registrato
entrate per decine di miliardi.”

“Le aziende farmaceutiche stanno raccogliendo enormi profitti senza un adeguato controllo indipendente delle loro affermazioni scientifiche. Lo scopo delle autorità di regolamentazione non è quello di ballare sulle note delle ricche società globali e di arricchirle ulteriormente; è proteggere la salute delle loro popolazioni. Abbiamo bisogno della completa trasparenza dei dati per tutti gli studi, ne abbiamo bisogno
nell’interesse pubblico e ne abbiamo bisogno ora”

Link all’editoriale originale: https://www.bmj.com/content/376/bmj.o102

Staff C.Li.Va. Toscana
t.me/clivatoscana

 

Doshi_IT

VACCINI A VETTORE ADENOVIRALE E MRNA COVID19: POSSIBILE INTEGRAZIONE NEL GENOMA UMANO?

Pubblichiamo la traduzione a cura del team traduttori C.Li.Va. Toscana di un interessante studio pubblicato su science direct sulle possibili integrazioni nel genoma umano dei vaccini covid19 (sia a vettore virale come Astrazeneca che a mRNA come Pfizer e Moderna).

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EFFICACIA VACCINO PFIZER

Pubblichiamo la traduzione in italiano fatta dal nostro team traduttori delle parti più significative dello studio pubblicato da Pfizer per la richiesta di autorizzazione alla terza dose.

“Nello specifico, tra il 24 gennaio e il 3 aprile 2021, la VE verso questi stessi indicatori era ≥95% per tutte le fasce di età. Inoltre, le stime di efficacia dal 20 giugno al 27 luglio 2021 (quindi a circa 6 mesi dalla vaccinazione) mostravano che la VE nei confronti di infezione da SARS- CoV-2 e di COVID-19 sintomatica diminuiva progressivamente all’aumentare del tempo trascorso dalla vaccinazione, con individui ≥16 anni vaccinati in gennaio che avevano solo un 16% di efficacia verso la malattia sintomatica, il che non differiva in modo statisticamente rilevante dallo zero.”

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Riconsiderazione dei livelli di dosaggio di alluminio pediatrici immunoterapeutici sicuri

Autori: James Lyons-Weiler (a),⁎, Robert Ricketson (b)

Traduttrici: Raffaella Sevieri ,Viviana Mioranza

 

Le normative FDA richiedono test di sicurezza degli ingredienti costitutivi dei farmaci (21 CFR 610,15). Ad eccezione delle proteine estranee, non è richiesto alcun test sulla sicurezza dei componenti per i vaccini o per i programmi vaccinali. Il dosaggio dell’alluminio nei vaccini si basa sulla produzione dei titoli anticorpali, non sulla scienza della sicurezza. Qui stimiamo un limite della dose pediatrica che considera il peso corporeo. Identifichiamo diversi gravi passi falsi storici in precedenti analisi dei livelli provvisori di sicurezza dell’alluminio nei vaccini e forniamo aggiornamenti rilevanti per l’esposizione all’alluminio dei bambini in relazione al programma vaccinale pediatrico, considerando il peso corporeo del bambino.

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Relazione Epidemiologica e Molecolare Tra la Produzione di vaccini e la Prevalenza dei Disturbi dello Spettro Autistico

Traduttori:  Claudio Andreini , Giuditta Fagnani

Testo: Relazione Epidemiologica e Molecolare Tra la Produzione di vaccini e la Prevalenza dei Disturbi dello Spettro Autistico.

Theresa A. Deisher, Ph.D.;* Ngoc V. Doan, B.S.;**

Kumiko Koyama, B.S.;*** Sarah Bwabye, B.S.****

Obiettivo: Valutare le conseguenze sulla salute pubblica dei vaccini prodotti  con linee cellulari  fetali che contengono frammenti residuali di DNA umano fetale utilizzando approcci di laboratorio ed ecologici tra cui statistiche, biologia molecolare e genomica. Continua a leggere

Vaccini e Neuro-infiammazione

Traduzione Team C.Li.Va 

Traduttori: Giuditta Fagnani e Viviana Mioranza

Vaccini e Neuro-infiammazione

Giannotta G. [1] e Giannotta N. [2]

[1] Pediatra di Base, azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, Italia

[2] Università Magna Grecia, scienze mediche e chirurgiche, Catanzaro, Italia

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Autoimmunità indotta da vaccino: il ruolo del mimetismo molecolare e della reazione crociata immunitaria

Testo:Vaccine-induced autoimmunity: the role of molecular mimicry and immune crossreaction

Traduttori: Viviana Mioranza, Claudio Andreini

Vaccine_induced_autoimmunity_the
ITA-Vaccine_induced_autoimmunity_trad

Biopersistenza e traslocazione nel cervello degli adiuvanti vaccinali contenenti alluminio

Traduzione C.Li.Va

Traduttrici:  Alessandra Di Vita , Viviana Mioranza

L’idrossido di alluminio è un componente cristallino ampiamente utilizzato come adiuvante immunologico nei vaccini. Una certa inquietudine riguardo all’utilizzo di particelle di alluminio è emersa dopo che furono identificate come fattore causale della lesione da miofascite macrofagica (MMF) rilevata in pazienti affetti da encefalomielite mialgica/sindrome da stanchezza cronica. L’MMF ha rivelato una biopersistenza dell’alluminio duratura ed inattesa nelle cellule immunitarie di individui verosimilmente predisposti, evidenziando così come errata la concezione precedente riguardo la sua eliminazione dall’organismo. Abbiamo già dimostrato come particelle rivestite di alluminio leggermente biodegradabili iniettate per via intramuscolare vengano velocemente assorbite per fagocitosi dai muscoli e dai gangli linfatici e possano successivamente spargersi nell’intero corpo attraverso le cellule fagocitarie per poi accumularsi progressivamente nel cervello. Ciò lascia ampiamente presumere che la biopersistenza duratura degli adiuvanti nelle cellule fagocitarie sia un pre-requisito per una lenta traslocazione verso il cervello e per una neurotossicità a scoppio ritardato. Capire i meccanismi di base della biopersistenza delle particelle e della loro traslocazione nel cervello, rappresenta una sfida importante per il settore sanitario poiché permetterebbe di identificare i fattori di predisposizione legati all’insorgenza di lesioni neurotossiche croniche. E’ probabile che la biopersistenza dell’alluminio sia legata al suo effetto di disturbo al sistema lisosomiale, dovuto probabilmente alla rottura diretta dei cristalli delle membrane fagolisosomiali. I macrofagi che rilevano particelle estranee nel loro cytosol iniziano spesso uno speciale processo di autofagia, la xenofagia (la sua efficacia varia a seconda degli individui), che si ripete fino all’eliminazione della materia estranea. La compartimentazione completa delle particelle negli autofagosomi a doppia membrane e la successiva fusione con lisosomi riparati e riacidificati, espone l’allume al PH acido dei lisosomi, unico fattore che permette di rendere solubili le particelle di alluminio. La traslocazione delle particelle di allume verso il cervello è collegata ad un meccanismo a “cavallo di Troia” descritto precedentemente nel caso delle particelle infettive (HIV, epatite C), ed è controllato attraverso i segnali della proteina CCL2, il principale chemioattrattante dei monociti infiammatori.

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L’Interleuchina-4 media i danni neurocomportamentali ritardati indotti dalla vaccinazione neonatale contro l’epatite B che coinvolge la down-regulation del recettore IL-4 nell’ippocampo

Traduzione C.Li.Va

Traduttore: Claudio Andreini

ESTRATTO

Abbiamo precedentemente verificato che la vaccinazione neonatale contro l’epatite B ha indotto neuroinfiammazione ippocampale e alterazioni del comportamento nei topi. Tuttavia, l’esatto meccanismo di questi effetti rimane poco chiaro. In questo studio, abbiamo osservato che la vaccinazione neonatale contro l’epatite B ha indotto una risposta nella citochina antinfiammatoria della durata di 4-5 settimane sia nel siero che nell’ippocampo, principalmente indicata dagli elevati livelli di IL-4. Tre settimane dopo il programma di vaccinazione, tuttavia, il vaccino contro l’epatite B (HBV) ha mostrato una neuroinfiammazione ritardata dell’ippocampo. Nella periferia, IL-4 è la principale citochina indotta da questo vaccino. Le analisi di correlazione hanno mostrato una relazione positiva nei livelli di IL-4 tra siero e ippocampo nel gruppo con HBV. Quindi, abbiamo studiato se la sovraesposizione neonatale sistemica a IL-4 influenza cervello e comportamento. Abbiamo osservato che i topi a cui è stato iniettato per via intraperitoneale IL-4 di topo ricombinante (mIL-4) durante la prima fase della vita presentavano una neuroinfiammazione e compromissione della funzione cognitiva simili a quelle indotte dalla vaccinazione neonatale dell’epatite B. Successivamente, il meccanismo alla base degli effetti di IL-4 sul cervello nei topi è stato esplorato utilizzando una serie di esperimenti. In breve, questi esperimenti hanno dimostrato che IL-4 media i danni neurocomportamentali ritardati indotti dalla vaccinazione neonatale dell’epatite B, che comporta la permeabilità della barriera ematoencefalica (BBB) neonatale e la down-regulation del recettore IL-4. Questa scoperta suggerisce che gli eventi clinici riguardanti la sovraesposizione neonatale a IL-4, compresa la vaccinazione neonatale dell’epatite B e l’asma allergica nei neonati umani, possono avere implicazioni avverse per lo sviluppo del cervello e della funzione cognitiva.

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