AUDIZIONI IN SENATO – DL 127 GREENPASS LAVORO

Sono iniziate le audizioni in commissione affari costituzionali del Senato in vista della conversione in legge del DL 127 che ha esteso il greenpass ai luoghi di lavoro.

Segnaleremo gli interventi più significativi iniziando da quello del Garante per la privacy.

I due punti più importanti sono questi:

E’ essenziale che, sebbene declinate secondo modalità organizzative le più adatte a ciascun contesto, le garanzie sancite in linea generale per la verifica delle certificazioni verdi non si attenuino in alcun modo. Esse sono infatti funzionali, tra l’altro, ad evitare intollerabili discriminazioni ed eventualmente, anche, indebiti condizionamenti della libertà di autodeterminazione individuale in ordine alle scelte vaccinali.

Questo implica che pur nelle declinazioni che ogni azienda introdurrà per propria organizzazione “le garanzie generale non si attenuino in alcun modo”. Quindi rimane valido anche per il greenpass per accedere a lavoro l’impossibilità di richiedere i QR code in anticipo, chiedere la data di scadenza del QR code o chiedere se il QR code deriva da vaccino, guarigione o tampone.

Il garante a tal proposito infatti si era già espresso per il DL 105 specificando che le attività non potevano archiviare o chiedere data di scadenza delle certificazioni (link https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9696596 ) l, questo principio RIMANE VALIDO ANCHE PER I DATORI DI LAVORO

Altro passaggio importante è questo:

In linea generale, è indispensabile che le verifiche siano svolte nella piena osservanza (nell’an e nel quomodo) del principio di minimizzazione. In questo senso, pertanto, essendo il requisito del possesso di una certificazione valida funzionale all’accesso sul luogo di lavoro, la verifica dovrà essere condotta solo sul personale di cui è prevista l’effettiva presenza in servizio nel giorno della verifica. Quanto all’esito del controllo, si potranno raccogliere solo i dati strettamente necessari all’applicazione delle misure previste in caso di violazione.

Pertanto il controllo dovrà avvenire solo quando si dovrebbe essere presenti a lavoro (e non magari assenti per ferie o malattia) in analogia con quanto già specificato per i lavoratori del mondo della scuola.

Invitiamo quindi tutti a RIFIUTARE richieste illegittime dei datori di lavoro di comunicazioni di greenpass in anticipo per organizzazione del lavoro citando le fonti che vi forniamo. Il decreto non lo prevede e il diritto alla privacy va tutelato al pari delle altre leggi esistenti.

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

Fonte: https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/421/385/GARANTE_PROTEZIONE_DATI_PERSONALI.pdf