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CalenDiario Informato CLIVA TOSCANA – LA POLIOMIELITE – 1 OTTOBRE 2024

COSA É LA POLIOMIELITE
La Poliomielite è una malattia contagiosa causata da un virus intestinale che si trasmette per via oro-fecale, soprattutto in presenza di condizioni igieniche molto scarse.
Alcuni malati possono sviluppare complicanze neurologiche tra cui rigidità del collo o della schiena, debolezza muscolare e paralisi di uno o più arti o dei muscoli respiratori. Nei casi più gravi la Poliomielite può essere fatale proprio a causa della paralisi respiratoria.

COME AVVIENE IL CONTAGIO
Generalmente si crede che chi contrae questa malattia non guarirà o resterà paralizzato. In realtà il 95% di tutti coloro che si trovano esposti al virus naturale non manifesteranno nessun sintomo, alcuni solo lievi sintomi spesso diagnosticati come influenza o raffreddore; (https://www.ibs.it/vaccini-guida-per-scelta-informata-libro-neil-z-miller/e/9788866813811) si stima infatti che solo 1 caso ogni 1000 persone possa sviluppare la paralisi muscolare che può comunque essere superata e raramente è permanente.

l’Italia è Polio-Free dal 1982 e l’Europa dal 2002.
Ancora la malattia però non è stata dichiarata eradicata nel mondo e in qualche paese si può ancora incontrare anche se si tratta ormai quasi solamente del virus “vaccino derivato” e non di quello “selvaggio”.

I VACCINI
Esistono infatti 2 tipologie di vaccino, il vaccino chiamato Salk, a virus inattivato, che si somministra per iniezione e il Sabin, a virus vivo attenuato, che si somministra per via orale.
Il Salk a virus inattivato sostituì il vaccino orale ed è oggi utilizzato per la prevenzione nei paesi industrializzati in varie combinazioni anche con altri componenti. Comporta un’eventuale protezione personale ma non blocca il contagio.
Il Sabin è ancora utilizzato solo nei paesi in via di sviluppo dove, paradossalmente, contribuisce alla diffusione della malattia proprio perché somministrato per via orale ed espulso con le feci. Laddove quindi le condizioni igienico sanitarie, per povertà, guerre o altro sono scarse, trova la possibilità di diffondersi.
 Il virus presente oggi è “vaccino derivato”.
Pertanto, fino a quando si somministrerà il Sabin, la malattia non avrà speranza di essere eradicata.

Entrambi i vaccini hanno molte controindicazioni.
Il Salk, ritenuto meno dannoso e utilizzato oggi sui nostri bambini, può sviluppare una protezione individuale.
Tuttavia, nel caso ci fosse davvero un focolaio, la strategia prevederebbe di utilizzare comunque il Sabin per evitare o ridurre la diffusione.

I DUBBI
👉Perché obbligare dei neonati a ricevere un vaccino non privo di rischi e che non blocca il contagio?
👉In un Paese polio-free perché lo Stato ricatta i genitori a rischiare una reazione avversa, pena la frequenza alla materna?

Di questi e altri argomenti parleremo durante il mese di ottobre.

www.ibs.it
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CalenDiario Informato CLIVA TOSCANA 1 SETTEMBRE 2024: IL TETANO

A settembre, con la ripresa di scuole e attività sportive, affrontiamo il tema della vaccinazione antitetanica richiesta obbligatoriamente non solo per i bambini o per lo sport agonistico ma anche da alcuni contratti di lavoro.
Questa vaccinazione è sicuramente una tra le più dibattute anche tra i genitori più critici sui vaccini poiché suscita ancora dubbi e perplessità.
Cercheremo di affrontarla passo passo nei nostri consueti appuntamenti mensili.

COSA È IL TETANO?
Una malattia batterica non contagiosa poiché non si trasmette da persona a persona. Il batterio responsabile è il bacillo “Clostridium tetani”, che produce una tossina in grado di provocare gravi contrazioni muscolari.

COME AVVIENE IL CONTAGIO?
Avviene SOLO se le spore del batterio riescono a penetrare in ferite contaminate da detriti, polvere o terra con letame. Essendo un bacillo anaerobio non sopravvive in presenza di ossigeno: ecco perché è bene pulire a fondo ogni ferita con acqua corrente e/o acqua ossigenata.

SINTOMI
La tossina prodotta, la tetanospasmina, è ritenuta la seconda sostanza più velenosa al mondo dopo la tossina botulinica. Una piccolissima quantità può generare l’infezione: uno dei sintomi caratteristici è il cosiddetto trisma, spasmo dei muscoli masticatori che impedisce di aprire la bocca e deglutire. Altri sintomi sono depressione, mal di testa e spasmi che interferiscono con la respirazione. Dal momento della ferita fino alla comparsa dei primi sintomi possono passare da pochi giorni fino a tre settimane.

IL TETANO E LA RUGGINE
Non è la ruggine che causa il tetano ma le spore del bacillo inoculate in profondità, magari attraverso un oggetto appuntito ( chiodo o spina) che è venuto in contatto con le spore. Le sorgenti dell’infezione sono rappresentate da alcuni animali (bovini, ovini e soprattutto equini) e dall’uomo stesso (specie da chi vive in campagna) poiché le spore tetaniche sopravvivono nell’intestino senza produrre danni e vengono eliminate dalle feci e immesse nell’ambiente.

IL VACCINO
Il vaccino, contenente tossoide tetanico, è prodotto da più case farmaceutiche sia come monovalente che con altre combinazioni.
Ai neonati viene somministrato obbligatoriamente con la vaccinazione esavalente anche se ad oggi i soggetti più a rischio sono le persone anziane.
Il Tetano fa paura ma in realtà non è affatto facile contrarlo poiché oltre alle spore occorre una situazione anaerobica quindi una ferita sanguinante si ossigena e le classiche sbucciature dei bimbi si possono pulire bene. Inoltre il tetano si cura e si può contrarre anche se vaccinati.

L’IMMUNITA’
La guarigione però non comporta immunità proprio per la minima quantità di tossina che innesca la malattia che non è sufficiente a creare risposta anticorpale. La vaccinazione può invece produrre immunità se si effettuano i richiami costanteme o si controlla il titolo anticorpale che deve essere maggiore o uguale a 0,1 Ul/ml.

Approfondiremo a settembre tutti questi temi in modo che ognuno possa essere in grado di fare la propria scelta sulla vaccinazione sia per sé che per i propri figli.

Fonte: “Vaccinare contro il tetano?” R. Gava e E. Serravalle

 

CALENDiario Cliva Toscana TETANO - SETTEMBRE

CalenDiario INFORMATO CLIVA TOSCANA 1 Agosto 2024: la PERTOSSE

Agosto lo dedichiamo alla Pertosse, una malattia pediatrica respiratoria contagiosa causata dal batterio Bordetella Pertussis;
È chiamata anche “tosse canina” per il tipico rumore acuto che fanno i malati quando riprendono fiato dopo i forti attacchi di tosse.

I sintomi all’esordio sono simili a quelli di un comune raffreddore o di un attacco di allergia, con naso chiuso o che cola, tosse secca, affaticamento e, talvolta, febbre bassa. Spesso non sono riconosciuti e dopo una o due settimane, la malattia progredisce fino a scoppi di tosse spasmodica che peggiorano di notte. L’ultima fase della malattia vede la tosse calmarsi fino a guarire, ma solitamente è un lungo percorso, viene chiamata infatti anche “tosse dei 100 giorni”. Generalmente la pertosse guarisce senza conseguenze. Se riconosciuta in tempo può essere trattata con antibiotici.
La pericolosità della Pertosse è maggiore nei neonati per cui le neo mamme devono stare attente ad eventuali loro sintomi correlabili alla pertosse anche di fratelli e parenti. Per questo il vaccino viene proposto, attualmente, già alle donne in gravidanza per poi somministrarlo al neonato subito a 2 mesi di vita con il farmaco esavalente o quadrivalente a seconda della disponibilità.
Sia la guarigione naturale che, a maggior ragione la vaccinazione, non garantiscono l’immunità permanente alla malattia che anzi può riproporsi, casomai piú debolmente, se a contatto con persone infette.
Il primo vaccino antipertosse a “cellule intere” risale all’inizio del 1900 e divenne di uso comune agli inizi degli anni ’40 quando fu combinato con tetano e difterite (DTP), primo vaccino al mondo a contenere 3 antigeni insieme.
Negli anni ’80 il Giappone lo sostituì con il DTaP contenente una forma “acellulare” della Pertosse ritenuta più sicura.
In entrambi i casi e anche i relativi farmaci hanno efficacia limitata poiché possono proteggere l’individuo dalle complicanze della malattia ( per qualche anno) ma non prevengono l’infezione né bloccano la circolazione del batterio rendendo anzi i vaccinati vettori del batterio stesso rendendo quindi inattuabile la famosa immunità di gregge e l’eradicazione della malattia. Dunque anche la vaccinazione di una madre incinta non potrà tenere sotto controllo la pertosse.
Di tutte queste debolezze della strategia vaccinale contro la pertosse e di altri argomenti sulla malattia nonché della solita questione etica dell’obbligo di un vaccino poco efficace e comunque non certo privo di effetti avversi parleremo nel corso di questo mese.

Fonti: https://www.terranuovalibri.it/libro/dettaglio/neil-z-miller/vaccini-guida-per-una-scelta-informata-9788866813811-236291.html

CALENDiario Cliva Toscana -agosto - PERTOSSE

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CALENDIARIO INFORMATO C.Li.Va. Toscana 4 Luglio – EPATITE B

VACCINATO NON SIGNIFICA IMMUNIZZATO E SICURO PER GLI ALTRI

Anche per la vaccinazione per Epatite B si associa la somministrazione del vaccino all’ immunizzazione e quindi alla sicurezza per la comunità.

Il vaccino per l’epatite B solo in Italia infatti rientra fra le vaccinazioni obbligatorie per poter frequentare nidi e scuole dell’infanzia eppure in questo interessante articolo del Dottor Gava vengono evidenziate alcune incongruenze che meriterebbero una riflessione da parte di chi ha in mano le scelte che riguardano i cittadini e i nostri figli:

– i bambini non sono una categoria a rischio (se i genitori e i conviventi non sono infetti); infatti, il neonato non si droga e non ha rapporti sessuali

– la vaccinazione contro l’epatite B è gravata da importanti rischi di causare (e in molti bambini hanno effettivamente causato) danni irreversibili e quindi questa pratica è inutilmente pericolosa

– la durata della protezione cessa proprio quando dovrebbe veramente iniziare (cioè verso i 13-15 anni);

– ogni vaccino non introduce solo gli antigeni specifici, ma introduce molte sostanze tossiche per le quali non sappiamo assolutamente nulla per quanto riguarda gli effetti a lungo termine nei neonati

Potete leggere l’articolo integrale a questo link: https://www.robertogava.it/vaccinazione-infantile-contro-epatite-b

Invitiamo tutti alla lettura e a sottoporre queste domande e dubbi al proprio pediatra quando vi avviserà che vostro figlio deve essere vaccinato per l’epatite B. Il consenso informato passa attraverso domande e risposte, confronto e riflessione, senza chiusure e pressioni.

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

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LUGLIO - EpB - CALENDiario Cliva Toscana

CalenDiario INFORMATO – HPV PAPILLOMA VIRUS 1 Giugno 2024

Il mese di Giugno lo dedicheremo a questo vaccino NON obbligatorio ma su cui ultimamente si sta rivolgendo l’attenzione sia dei media, con le varie pubblicità, sia la Regione Puglia con una bozza di legge regionale di cui abbiamo parlato nel nostro precedente post del 24 maggio scorso.

Il virus del Papilloma umano è un virus che causa una malattia sessualmente trasmissibile. Ci sono oltre 100 sottotipi di HPV e nel 90% dei casi l’infezione generata è innocua e il sistema di difese del nostro organismo elimina il virus senza neanche avere sintomatologia. Chiaramente i rischi aumentano a seconda del comportamento sessuale e delle precauzioni scelte.
La vaccinazione è raccomandata a bambine e bambini dagli 11 anni.

Nel 2006, con una procedura abbreviata, fu approvato il vaccino Gardasil nella sua formulazione quadrivalente, poi nel 2014 ne è stato approvata una nuova versione, contro più sierotipi, contro i tumori della cervice uterina, della vagina e dell’ano anche nei maschi.
Altro vaccino disponibile è il Cervarix, progettato per agire contro due sottotipi di HPV.
Entrambe queste formulazioni dunque si rivolgono solo ad alcuni degli oltre100 sierotipi (alcune fonti parlano addirittura di 200 sierotipi). Tra l’altro alcuni studi hanno evidenziato che quando i vaccini contengono un piccolo numero di ceppi quelli minori possono sostituirsi a quelli contro i quali il vaccino è progettato e acquisiscono maggiore forza potendo diventare virulenti.
La pubblicità che ne viene fatta non racconta questo e neanche le possibili reazioni avverse che invece purtroppo avvengono e sono state spesso testimoniate dalle ragazzine che le hanno subite.

Dunque è nostro diritto conoscere bene un farmaco, le sue potenzialità e le sue criticità, farci spiegare dai medici, facendo valere il nostro diritto al consenso informato, se ci sono strade alternative di prevenzione verso la malattia tipo pap test, protezioni al rapporto sessuale, rinforzo al sistema immunitario ecc..

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

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Ragazze danneggiate dal vaccino HPV – Papilloma Virus

GIUGNO HPV - CALENDiario informato 2024

 

CalenDiario INFORMATO – FUOCO DI SANT’ANTONIO 26-31 Maggio

A maggio abbiamo dato spazio sia a due vaccinazioni obbligatorie, parotite e varicella, sia ad una fortemente raccomandata soprattutto a persone fragili e anziane: il Fuoco di Sant’Antonio.

1-4 maggio PAROTITE –
6-26 maggio VARICELLA
26-31 maggio FUOCO DI SANT’ANTONIO

Il Fuoco di Sant’Antonio è un’infezione virale conseguente alla riattivazione del virus varicella-zoster, responsabile della varicella.

Solitamente non si conosce la causa della riattivazione del virus, ma a volte essa avviene quando una malattia o un farmaco indeboliscono il sistema immunitario.

Lo sapevi che questo vaccino contiene linee fetali cellulari?

CalenDIARIO Informato MAGGIO 2024 (2)

Staff C.Li.Va. Toscana
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CalenDiario INFORMATO – 1 maggio

1-4 maggio PAROTITE –
6-26 maggio VARICELLA
27-31 maggio FUOCO DI SANT’ANTONIO

A maggio abbiamo dato spazio sia a due vaccinazioni obbligatorie, parotite e varicella, sia ad una fortemente raccomandata soprattutto a persone fragili e anziane: il Fuoco di Sant’Antonio.

PAROTITE 1-4 Maggio
La parotite è una malattia infettiva, contagiosa, causata da un virus a RNA appartenente al genere Rubulavirus della famiglia Paramyxovirus, che si localizza a livello delle prime vie aeree (faringe, laringe e trachea) e delle ghiandole salivari. […]
Prima dell’introduzione dei vaccini antiparotite, la maggior parte delle persone veniva infettata dal virus della parotite prima dell’adolescenza.
[…]
La parotite, sia in forma clinicamente evidente che, come spesso accade, di infezione inapparente, lascia un’immunità (protezione nei confronti di successive infezioni) che dura per tutta la vita.
Vaccinato non significa immunizzato, qui la risposta di un pediatra  che ammette la possibilità di contrarre la malattia pur vaccinati.

Il vaccino contro la Parotite è MPR, lo stesso su cui la regione Puglia ha fatto 4 anni di segnalazione avversa in modalità attiva:
eventi avversi 392 ogni 1000 dosi = 39,2%
eventi avversi gravi 40,69 ogni 1000 dosi = 4%.

L’immunità data dal vaccino, se conseguita, è al solito temporanea, ecco allora la solita questione: quanto è efficace, etico e conveniente somministrare un farmaco, obbligatoriamente, e non certo privo di rischi, ad un bimbo di 12 mesi?

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