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CALENDIARIO INFORMATO C.Li.Va. Toscana 4 Luglio – EPATITE B

VACCINATO NON SIGNIFICA IMMUNIZZATO E SICURO PER GLI ALTRI

Anche per la vaccinazione per Epatite B si associa la somministrazione del vaccino all’ immunizzazione e quindi alla sicurezza per la comunità.

Il vaccino per l’epatite B solo in Italia infatti rientra fra le vaccinazioni obbligatorie per poter frequentare nidi e scuole dell’infanzia eppure in questo interessante articolo del Dottor Gava vengono evidenziate alcune incongruenze che meriterebbero una riflessione da parte di chi ha in mano le scelte che riguardano i cittadini e i nostri figli:

– i bambini non sono una categoria a rischio (se i genitori e i conviventi non sono infetti); infatti, il neonato non si droga e non ha rapporti sessuali

– la vaccinazione contro l’epatite B è gravata da importanti rischi di causare (e in molti bambini hanno effettivamente causato) danni irreversibili e quindi questa pratica è inutilmente pericolosa

– la durata della protezione cessa proprio quando dovrebbe veramente iniziare (cioè verso i 13-15 anni);

– ogni vaccino non introduce solo gli antigeni specifici, ma introduce molte sostanze tossiche per le quali non sappiamo assolutamente nulla per quanto riguarda gli effetti a lungo termine nei neonati

Potete leggere l’articolo integrale a questo link: https://www.robertogava.it/vaccinazione-infantile-contro-epatite-b

Invitiamo tutti alla lettura e a sottoporre queste domande e dubbi al proprio pediatra quando vi avviserà che vostro figlio deve essere vaccinato per l’epatite B. Il consenso informato passa attraverso domande e risposte, confronto e riflessione, senza chiusure e pressioni.

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

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LUGLIO - EpB - CALENDiario Cliva Toscana

CalenDiario INFORMATO – HPV PAPILLOMA VIRUS 1 Giugno 2024

Il mese di Giugno lo dedicheremo a questo vaccino NON obbligatorio ma su cui ultimamente si sta rivolgendo l’attenzione sia dei media, con le varie pubblicità, sia la Regione Puglia con una bozza di legge regionale di cui abbiamo parlato nel nostro precedente post del 24 maggio scorso.

Il virus del Papilloma umano è un virus che causa una malattia sessualmente trasmissibile. Ci sono oltre 100 sottotipi di HPV e nel 90% dei casi l’infezione generata è innocua e il sistema di difese del nostro organismo elimina il virus senza neanche avere sintomatologia. Chiaramente i rischi aumentano a seconda del comportamento sessuale e delle precauzioni scelte.
La vaccinazione è raccomandata a bambine e bambini dagli 11 anni.

Nel 2006, con una procedura abbreviata, fu approvato il vaccino Gardasil nella sua formulazione quadrivalente, poi nel 2014 ne è stato approvata una nuova versione, contro più sierotipi, contro i tumori della cervice uterina, della vagina e dell’ano anche nei maschi.
Altro vaccino disponibile è il Cervarix, progettato per agire contro due sottotipi di HPV.
Entrambe queste formulazioni dunque si rivolgono solo ad alcuni degli oltre100 sierotipi (alcune fonti parlano addirittura di 200 sierotipi). Tra l’altro alcuni studi hanno evidenziato che quando i vaccini contengono un piccolo numero di ceppi quelli minori possono sostituirsi a quelli contro i quali il vaccino è progettato e acquisiscono maggiore forza potendo diventare virulenti.
La pubblicità che ne viene fatta non racconta questo e neanche le possibili reazioni avverse che invece purtroppo avvengono e sono state spesso testimoniate dalle ragazzine che le hanno subite.

Dunque è nostro diritto conoscere bene un farmaco, le sue potenzialità e le sue criticità, farci spiegare dai medici, facendo valere il nostro diritto al consenso informato, se ci sono strade alternative di prevenzione verso la malattia tipo pap test, protezioni al rapporto sessuale, rinforzo al sistema immunitario ecc..

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana

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Ragazze danneggiate dal vaccino HPV – Papilloma Virus

GIUGNO HPV - CALENDiario informato 2024

 

CalenDiario INFORMATO – FUOCO DI SANT’ANTONIO 26-31 Maggio

A maggio abbiamo dato spazio sia a due vaccinazioni obbligatorie, parotite e varicella, sia ad una fortemente raccomandata soprattutto a persone fragili e anziane: il Fuoco di Sant’Antonio.

1-4 maggio PAROTITE –
6-26 maggio VARICELLA
26-31 maggio FUOCO DI SANT’ANTONIO

Il Fuoco di Sant’Antonio è un’infezione virale conseguente alla riattivazione del virus varicella-zoster, responsabile della varicella.

Solitamente non si conosce la causa della riattivazione del virus, ma a volte essa avviene quando una malattia o un farmaco indeboliscono il sistema immunitario.

Lo sapevi che questo vaccino contiene linee fetali cellulari?

CalenDIARIO Informato MAGGIO 2024 (2)

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CalenDiario INFORMATO – 1 maggio

1-4 maggio PAROTITE –
6-26 maggio VARICELLA
27-31 maggio FUOCO DI SANT’ANTONIO

A maggio abbiamo dato spazio sia a due vaccinazioni obbligatorie, parotite e varicella, sia ad una fortemente raccomandata soprattutto a persone fragili e anziane: il Fuoco di Sant’Antonio.

PAROTITE 1-4 Maggio
La parotite è una malattia infettiva, contagiosa, causata da un virus a RNA appartenente al genere Rubulavirus della famiglia Paramyxovirus, che si localizza a livello delle prime vie aeree (faringe, laringe e trachea) e delle ghiandole salivari. […]
Prima dell’introduzione dei vaccini antiparotite, la maggior parte delle persone veniva infettata dal virus della parotite prima dell’adolescenza.
[…]
La parotite, sia in forma clinicamente evidente che, come spesso accade, di infezione inapparente, lascia un’immunità (protezione nei confronti di successive infezioni) che dura per tutta la vita.
Vaccinato non significa immunizzato, qui la risposta di un pediatra  che ammette la possibilità di contrarre la malattia pur vaccinati.

Il vaccino contro la Parotite è MPR, lo stesso su cui la regione Puglia ha fatto 4 anni di segnalazione avversa in modalità attiva:
eventi avversi 392 ogni 1000 dosi = 39,2%
eventi avversi gravi 40,69 ogni 1000 dosi = 4%.

L’immunità data dal vaccino, se conseguita, è al solito temporanea, ecco allora la solita questione: quanto è efficace, etico e conveniente somministrare un farmaco, obbligatoriamente, e non certo privo di rischi, ad un bimbo di 12 mesi?

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