È IL MOMENTO DI R-ESISTERE

Si avvicina il 1 settembre, data di entrata in vigore delle nuove applicazioni del ricatto greenpass: trasporti e lavoratori del mondo della scuola i prossimi due gradini di una deriva folle del nostro governo.

Sappiamo bene come questa ulteriore stretta su diritti fondamentali come quello del lavoro e della mobilità preoccupino molte persone e aumentino il senso di ingiustizia che proviamo da anni.

Questo però è il momento di RESISTERE e di dimostrare che i nostri diritti non sono in vendita!

Lo scopo di questi provvedimenti è scoraggiarci e convincerci a cedere per poter sbandierare numeri fantastici sull’adesione di una campagna vaccinale che in realtà È FALLITA. Senza ricatti e obblighi la percentuale sarebbe ancora più bassa di quella raggiunta, senza la disinformazione dei giornali e bombardamento di fake news sui telegiornali l’adesione sarebbe stata ancora inferiore.

Abbiamo un’arma: dimostrare l’inapplicabilità delle norme e far fallire i ricatti. I dirigenti scolastici sanno benissimo che così come scritto il decreto sulla scuola causerà tanti problemi e dovremo essere INFLESSIBILI nell’opporsi a richieste che non seguano la legge che arriveranno perché il testo comporta una burocrazia non sostenibile per l’organico della scuola pubblica italiana.

Come scrive infatti un dirigente scolastico intervistato dal sito “tecnica della scuola”:

“La prima questione aperta riguarda modalità e frequenza dei controlli. Dalla lettura combinata delle norme di riferimento, sembra di capire che sia necessario o almeno opportuno svolgere un controllo sistematico e generalizzato di tutto il personale, quotidianamente.
I vincoli posti dal garante della Privacy, infatti, impediscono di creare elenchi con le date di scadenza delle certificazioni verdi del personale. Il dirigente scolastico, anzi, non solo non può richiedere questa informazione, ma non può neanche raccoglierla su base volontaria, quando cioè fosse il dipendente a fornire liberamente il dato.”

Opponetevi quindi a richieste delle segreterie di fornire QR code o certificati vaccinali. Il decreto legge (peraltro ancora da convertire) NON permette di raccogliere documentazione e certificati vaccinali. L’onere del controllo spetta al dirigente scolastico (o suo delegato) e dobbiamo RESISTERE denunciando ogni richiesta illegittima al garante per la privacy o eventualmente con un legale. L’obbligo di greenpass è previsto dal decreto ma il decreto stesso NON prevede che le segreterie possano raccogliere dati chiedendo a noi le scadenze di quanto consegnato. Ma lo chiederanno: perché è impensabile e inapplicabile che ogni mattina in segreteria vengano richiesti e scansionati tutti i QR code dei dipendenti, specialmente in istituti comprensivi molto grandi.

Lo stesso dirigente infatti si rende conto della inapplicabilità della norma e nell’intervista sottolinea come il decreto porti in sé numerosi problemi:

“Non potendo sapere (almeno formalmente) chi ha il Green pass perché vaccinato, chi perché negativizzato e chi perché si sottopone a tampone, l’unico modo per essere certi del possesso del certificato verde è appunto controllare tutte le mattine, con qualche grattacapo organizzativo legato ad esempio alle scuole organizzate su molti plessi.”

É il momento di R-ESISTERE.

Ricordiamo inoltre che il decreto legge deve essere convertito in legge (anche con modifiche) e un allarme lanciato dai dirigenti scolastici sull’inapplicabilità della norma, sui contrasti con denunce ricevute dai dipendenti e sulla carenza di organico (che richiederebbe quindi nuovi stanziamenti di fondo da parte del governo) potrebbero porre la fine di questa orribile pagina di schiaffo alla democrazia prima del 31 dicembre (termine del decreto per la sospensione massima dei lavoratori senza greenpass).

Staff C.Li.Va. Toscana

Fonte: https://www.tecnicadellascuola.it/green-pass-come-fare-i-controlli-sul-personale-scolastico-il-parere-di-un-dirigente-della-lombardia